ROMA – “Ce ne andiamo al Mondiale”: è l’urlo della nazionale africana di Capo Verde che con i suoi soli 4.033 chilometri quadrati di terra è il paese più piccolo nella storia ad accedere ai Mondiali 2026. Decisiva per la qualificazione è stata la vittoria per 3-0 contro eSwatini. Una conquista festeggiata dai 15 mila tifosi presenti allo stadio e che hanno invaso il campo al fischio finale per esultare insieme alla squadra e al ct Pedro Leitao Brito, meglio conosciuto con il nome d’arte Bubista.
Livramento “l’italiano” porta Capo Verde ai mondiali
A rompere il ghiaccio con la prima rete è stato l’attaccante Dailon Livramento, che già in serie A aveva lasciato il segno, quando indossando la maglia del Verona era andato in rete contro il Napoli di Conte. Un’esultanza allora incredula per il giocatore, che non eguaglia però quella condivisa oggi con i suoi connazionali dopo la rete che ha siglato l’accesso ai mondiali 2026.
La favola di Capo Verde
Una conquista storica per il piccolo arcipelago dell’Atlantico che con il suo mezzo milione di abitanti è il secondo paese meno popoloso a partecipare a una coppa del mondo di calcio, superato solo dall’Islanda nel 2018. A certificare l’eccezionalità dell’evento è lo stesso governo di Capo Verde, che per permettere a tutti gli abitanti dell’arcipelago di guardare la partita ha istituito la giornata di festa nazionale nel paese. Al termine del triplice fischio a fare le congratulazioni al piccolo stato africano è anche il presidente Fifa, Gianni Infantino che ha elogiato gli sforzi della squadra per raggiungere il mondiale, “ora le vostre stelle diventeranno globali e faranno crescere una nuova generazione di amanti del calcio, a Capo Verde”, ha commentato.