In uscita su Netflix "Mank"nuovo film di David Finchersu "Quarto Potere"

I tormenti del genio di Mankiewicz alle prese con i capricci di Welles

In uscita il 4 dicembre su Netflix “Mank”, il nuovo film di David Fincher che racconterà l’inedita storia dello sceneggiatore Herman J. Mankiewicz e della sua lotta con il regista Orson Welles per la realizzazione di Quarto Potere.

A vestire i panni del protagonista il premio oscar Gary Oldman, che vedrà al suo fianco Tom Burke come interprete di Welles. Amanda Seyfried rivestirà il ruolo di Marion Davies, l’accattivante amante del magnate William Randolph Hearst – a cui dà voce l’attore Charles Dance.

La pellicola, in uscita il prossimo mese, sarà in bianco e nero e immergerà lo spettatore in una Hollywood degli anni Trenta vista attraverso la lente geniale e critica di “Mank”, uomo brillante ma tormentato e in lotta con i capricci del giovane Welles nella creazione del capolavoro che nel 1914 avrebbe vinto l’Oscar come migliore sceneggiatura.

Ed è proprio questo il punto di scontro: la “paternità” dell’opera, che portò Mankiewicz e Welles a dibattere su chi avesse scritto cosa. Una corsa al merito, insomma.

Il film porta in scena il parallelismo tra la carriera e la tormentata realtà privata del protagonista: critico di Broadway per il New Yorker e il New York Times, divenne uno degli sceneggiatori più pagati alla Paramount e alla MGM, ma sarebbe poi stato ricordato più per la grave dipendenza dall’alcol che per i propri successi.

Fincher cerca di metter pace al dibattito che divide gli storici del cinema. C’è chi attribuisce a Welles gran parte del merito nella scrittura di “Quarto Potere” sostenendo che il giovane regista avesse l’abitudine a metter mano alle sceneggiature più e più volte e chi addirittura ritenga che sia stato fin troppo generoso nel riconoscerne il merito al collega sceneggiatore.

Altri hanno un’idea totalmente opposta, che lo stesso Fincher lascia intendere attraverso il proprio lavoro.

Finale di classe con la citazione di George Bernard Show, fatta da Mankievicz sulla vera natura di Hollywood: “È quello che Dio avrebbe costruito se avesse avuto i soldi”.