Caso Khashoggiuna telefonata Implicherebbe Salman

"Fatto, dillo al tuo capo" Le rivelazioni del NYT

“Fatto, dillo al tuo capo”: una frase concisa per indicare il compimento della missione che ha portato all’omicidio del giornalista Jamal Khashoggi, deceduto il 2 ottobre scorso dopo essere entrato nel consolato saudita a Instabul. Secondo una rivelazione del New York Times, che ha citato tre persone già coinvolte nelle indagini, spunta così una registrazione di una conversazione telefonica intercorsa poco dopo l’assassinio del colonnista del Washington Post tra un membro del team saudita, inviato nel consolato di Riad, e un suo superiore per confermare il conseguimento dell’operazione.

La registrazione, finita nelle mani del capo della C.I.A. Gina Haspel, potrebbe essere considerata la prova più evidente che collega il principe saudita Mohammed bin Salman all’omicidio di Khashoggi. Sebbene il nome del principe non sia menzionato formalmente, l’Intelligence americana ritiene che quel “tuo boss” sia riconducibile alla figura del giovane leader dell’Arabia Saudita.

Dopo un accurato ascolto della conversazione in lingua araba, i funzionari dell’agenzia del governo americano ritengono che la voce sia proprio quella di Maher Abdulaziz Mutreb, uno dei 15 sauditi inviati a Istanbul per uccidere Khashoggi al consolato saudita lo scorso ottobre. A confermare la tesi della C.I.A sono i funzionari dell’intelligence turca che riconoscono in Mutreb, un ufficiale di sicurezza che spesso viaggiava con il principe saudita MBS, l’interlocutore della telefonata avuta probabilmente con un assistente del leader dell’Arabia Saudita.

In risposta alle accuse dell’Intelligence americana e di quella turca i funzionari sauditi hanno negato il coinvolgimento del principe ereditario nell’omicidio di Khashoggi, attraverso un comunicato ufficiale pubblicato ieri. “Non ha alcuna conoscenza di sorta” sull’accaduto, si legge nel comunicato, ribaltando così tutti gli sviluppi delle ultime settimane.

Serena Console

Laureata in lingua e cultura orientale (cinese e giapponese) e in Professioni dell'editoria e giornalismo, ha conseguito il tesserino da Pubblicista nel 2017. Attualmente collabora con Radio Bullets, dove si occupa di approfondimenti sulla cultura e società cinese; nel weekend cura il Notiziario Orientale con tutte le notizie dall'Estremo Oriente.