Cinema, il maestro Hitchcock
come Mr Hyde:
molestatore e perverso

La musa Tippi Hedren parla delle pesanti avance
durante la produzione di "Gli Uccelli" e di "Marnie"

Ormai si sapeva: dietro quell’apparenza da gentleman inglese il maestro Alfred Hitchcock era molestatore e “perverso”. Così lo ha definito Tippi Hedren nella sua biografia, uscita ieri primo novembre negli Stati Uniti.

La biondissima modella e attrice per anni è stata la sua musa, o meglio la sua ossessione. Hitchcock ha sempre avuto un rapporto particolare con le sue attrici, ma finalmente questa storia si colora di sfumature significanti.

Tippi Hedren era una modella. Il maestro rimase incantato dai suoi lunghi capelli biondi e il fisico mozzafiato in una pubblicità di bevande dietetiche. Immediatamente fu ingaggiata come attrice protagonista in Gli Uccelli. Per tutti i sei mesi di produzione l’attrice dichiara di essere stata molestata dal regista. Drammatico il racconto del primo approccio dietro i sedili di una limousine. «Senza nessun preavviso, si è buttato sopra di me e ha tentato di baciarmi- racconta la Hedren nella sua biografia-. È stato terribile, terribile». Con il secondo film, Marnie, la situazione è di gran lunga peggiorata: il gelosissimo Hitchcock aveva fatto costruire una porta che collegava il suo studio direttamente con il camerino della donna attraverso cui controllava ogni suo movimento.

L’attrice all’epoca aveva appena 31 anni, ora ne ha 86. Cinquantacinque anni di semi-silenzio, ma all’epoca molestie e stalking non erano riconosciuti come reato. In più l’attrice aveva subito delle minacce: «Ti rovinerò la carriera», le aveva giurato il Maestro del Brivido al culmine dell’ira dopo un rifiuto. Ed effettivamente Hitchcock avrebbe avuto le facoltà per farlo: lui era un regista affermato, la Hedren un’attrice alle prime armi.

Dopo la produzione di Marnie il regista le rese la vita difficile: in primis non sottoponendo il suo lavoro agli Oscar. Ma la carriera non fu mai rovinata, anzi la Hedren ha dato il via a due generazioni di attrici: è madre di Melanie Griffith e nonna dell’attrice Dakota Johnson. Dar voce e coraggio a chi apparentemente non ce l’ha è diventata per lei quasi una missione che prende forma con questa autobiografia. «Hitchcock può aver rovinato la mia carriera, ma mai gli ho dato il potere di rovinare la mia vita».

Marina Lanzone

Nata a Monopoli (Ba) il 17 febbraio 1993. Laureata in Lettere all'Università di Bari, ha iniziato a collaborare con una testata on-line. Nel 2016 ha frequentato un Master in giornalismo semestrale che le ha offerto l’opportunità di fare uno stage presso la sede romana del Tg5. Appassionata di teatro e cinema ma anche costume e società ha iniziato il secondo master in giornalismo presso la Lumsa per mettersi in gioco e diventare una giornalista multitasking.