epa08282786 A paramedic puts on protective gear as a precaution against the spread of the novel coronavirus in the garage of the Mohacs street station of the National Ambulance Service in Budapest, Hungary, 10 March 2020. Any patient suspected of having contracted the Covid-19 infection will be taken to hospital by the order of their general practitioner. Another three cases have emerged on the day in Hungary, bringing the number of confirmed cases of infections in the country to 12. A total of 67 people are in quarantine, while samples have been taken from 362 people suspected of carrying the virus. EPA/ZOLTAN BALOGH HUNGARY OUT

Covid-19 contagia tutta l'UeXi Jinping in visita a Wuhan114mila i casi nel mondo

In Europa quota 15mila, con 500 morti Usa fiduciosi: "Nostra economia resiste"

Continua a crescere il numero di contagi da coronavirus: sono ormai più di 114mila i casi registrati in tutto il mondo, con 4.026 decessi e 64.043 persone guarite. I Paesi colpiti sono più di cento: l’Organizzazione mondiale della Sanità non ha ancora dichiarato la pandemia, ma “la minaccia che lo diventi è molto reale”.

I medici dell’ospedale provvisorio di Wuhan ne festeggiano la chiusura dopo le dimissioni dell’ultimo malato guarito

Se i contagiati aumentano in giro per il globo, in Cina però si inizia a vedere la luce in fondo al tunnel. Il bollettino giornaliero segna infatti il record minimo di morti di coronavirus: “appena” 19, 21 in meno rispetto al giorno precedente (in totale sono 3.024 morti, su 80.756 casi). Tra questi decessi, 17 sono avvenuti nella città di Wuhan, epicentro dell’epidemia. La situazione più rosea ha permesso al presidente cinese Xi Jinping di visitare per la prima volta dall’inizio del contagio la regione dello Hubei e la città epicentro dell’epidemia.

I festeggiamenti a Wuhan per la chiusura dell’ospedale provvisorio nel giorno della prima visita di Xi Jinping dall’inizio dell’epidemia di coronavirus

I casi sono in calo anche nell’altro grande focolaio asiatico, la Corea del Sud (terzo paese per contagi dopo Cina e Italia): sono 131 i casi, la metà rispetto ai giorni precedenti.

Nel resto del mondo il numero di contagi invece non si ferma. In Europa tutti i paesi segnalano almeno un caso: le persone infettate sono oltre 15mila, mentre i morti sono più di 500 (463 in Italia). Registrano ormai più di mille casi Francia (1.412), Spagna (1.231) e Germania (1.224). Anche per questo la commissaria alla Salute dell’Unione Stella Kyriakides ha invitato gli stati membri a “concentrarsi sugli sforzi per contenere il virus, soprattutto dove ci sono pochi casi”.

Turisti con la mascherina fuori dall’Abbazia di Westminster, a Londra

Sono ancora meno di mille (755) invece i contagi negli Stati Uniti. A Washington, mentre il presidente Donald Trump continua a minimizzare gli effetti della malattia, si lavora per contenere i danni all’economia. “Gli Usa, economicamente, sono i più resilienti del mondo, e siamo stati rafforzati dal programma del presidente portato avanti in questi anni”, ha detto ieri – giorno in cui Wall Street ha subito un crollo analogo a quello che ha portato allo scoppio della crisi del 2008 – il segretario al Tesoro Steve Mnuchin.

Un inserviente con la mascherina nel parco degli elefanti di Pataya, in Thailandia

Federico Marconi

Roma, 1993. Dopo la maturità scientifica abbandona i numeri per passare alle lettere: prima di approdare alla Lumsa studia storia contemporanea a La Sapienza e giornalismo alla Fondazione Basso. Ha prodotto un web-doc per ilfattoquotidiano.it e collabora con L’Espresso