epa08365295 US President Donald J. Trump delivers remarks at the Coronavirus Task Force briefing about the COVID-19 pandemic in the Rose Garden at the White House in Washington, DC, USA, 15 April 2020. EPA/SHAWN THEW / POOL

Covid-19, Trump ha frettadi far ripartire l'economiaBloccati i fondi all'Oms

"Ha sbagliato tutto e protetto la Cina" per la Cia il virus nato in laboratorio

Nonostante i 2.228 decessi nella sola giornata di ieri, gli Stati Uniti pensano già alle riaperture. Secondo il presidente americano Donald Trump, i dati suggerirebbero che il picco di casi di Covid-19 sia già stato raggiunto. Un modo per dire che la nazione ora deve ripartire. Oggi saranno infatti svelate le direttive che rimetteranno in moto l’economia statunitense. Il distanziamento sociale rimarrà in vigore fino al primo maggio, secondo le attuali linee guida, ma Trump ha affermato che alcuni Stati riapriranno prima di altri.

Per questa nuova fase di ripresa la Casa Bianca ha voluto conoscere il parere dei rappresentanti di tutte le categorie economico-industriali, compresi alcuni top manager tra cui Jeff Bezos, il patron di Amazon, l’amministratore delegato di Facebook Mark Zuckerberg, il ceo di Apple Tim Cook e il presidente di Jp Morgan Jamie Dimon.

Intanto dalla comunità internazionale piovono critiche trasversali sul tycoon dopo la sua decisione di bloccare i finanziamenti all’Organizzazione mondiale della Sanità che valgono tra i 400 e i 500 milioni annui. Trump ha spiegato così la sua scelta: “Non lo faccio per i soldi, ma perché ha sbagliato tutto nella gestione della pandemia. I suoi errori sono costati molte vite umane”.

Secondo il presidente Usa, l’Oms avrebbe “protetto la Cina” non indagando sulla veridicità delle informazioni provenienti da Wuhan. Secondo i detrattori di Trump però, la sospensione dei fondi sarebbe una mossa per trovare un capro espiatorio su cui far ricadere le responsabilità degli oltre 28mila morti e dei quasi 640mila contagiati.

Intanto, secondo la Cnn, alcuni dirigenti dell’intelligence Usa e della sicurezza nazionale americana stanno esaminando l’ipotesi che il Coronavirus sia nato in un laboratorio di Wuhan, e non in un wet market, e che si sia poi diffuso a causa di un incidente.

Diana Sarti

Nata a Roma nel 1995, si è laureata in scienze politiche alla Luiss. Scrive soprattutto per il web, con particolare attenzione agli esteri. Appassionata di teatro e Giochi olimpici, ha scritto spesso di nuoto e atletica leggera. Viaggiatrice da sempre e poliglotta, parla cinque lingue.