La situazione Covid in Italia, stando al bollettino divulgato ieri dal ministero della Salute, registra 20.331 nuovi positivi. Le vittime sono 548, mentre per quanto riguarda le terapie intensive, il totale dei ricoverati è di 2.571. I tamponi effettuati sono stati 178.596, per cui il tasso di positività si attesta all’11,3%.
Eppure la Fondazione Gimbe, con un monitoraggio indipendente sottolinea che “dal 29 dicembre 2020 al 5 gennaio 2021, rispetto alla settimana precedente, si registra un incremento dei nuovi casi di Covid del 26,7%”. Questo dato mostra l’inversione della curva dei nuovi casi, dopo sei settimane consecutive di calo.
Il presidente della Fondazione, Nino Cartabellotta, spiega che i numeri riportati sono “sottostimati dalla decisa frenata del testing nelle ultime due settimane”.
La risposta più efficace a questo trend può essere il vaccino. Il commissario all’emergenza Coronavirus Domenico Arcuri, ha affermato che si può completare la vaccinazione volontaria entro agosto.
Ma con la somministrazione dei vaccini arrivano le prime polemiche. Alcune dosi del vaccino anti-Covid, avanzate a fine giornata, sono state somministrate a figli e parenti degli operatori che martedì sera erano di turno al centro unico vaccinale di Baggiovara, a Modena. Gli stessi operatori avevano provato inutilmente, a quanto riferito da alcune fonti interne, a contattare professionisti della sanità che ne avrebbero avuto diritto. Le dosi avanzate sarebbero state buttate via se non fossero state somministrate entro fine giornata.
“Anche se è comprensibile la volontà di non sprecare nemmeno una dose, una situazione del genere non è accettabile”, commenta Silvia Piccinini, capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle in Emilia-Romagna. Il caso non è isolato e testimonia quanto ci sia ancora da lavorare sulla programmazione.