HomePolitica Ddl Lollobrigida su carne sintetica al vaglio della Camera. I dubbi del Quirinale

Il ddl carne sintetica
al vaglio della Camera
I dubbi del Quirinale

+Europa: "Il testo è "anti-scientifico"

FdI: tutela il patrimonio agroalimentare

di Silvia Longo14 Novembre 2023
14 Novembre 2023

ROMA – Il disegno di legge sulla carne sintetica arriva in Aula alla Camera e si riaccendono le polemiche. Lo scontro è, in particolare, tra Fratelli d’Italia e +Europa, con il centrodestra compatto nel voler incassare presto il via libera del Parlamento. Il testo, firmato dai ministri dell’ Agricoltura Francesco Lollobrigida e quello della Salute Orazio Schillaci, si compone di sette articoli. L’intento del provvedimento è proibire la produzione, consumazione e messa in commercio di cibi e mangimi generati a partire da colture cellulari.

Più Europa critica duramente il disegno di legge, bandiera del nazionalismo gastronomico del governo di Giorgia Meloni,  parlando di “divieto anti-scientifico, anti-europeo e anti-italiano”. Per questi motivi, ha fatto sapere di aver presentato una pregiudiziale di costituzionalità. Fratelli d’Italia con il capogruppo alla Camera Tommaso Foti rivendica il no alla carne coltivata. La proposta di legge di Lollobrigida ha come obiettivo quello “di assicurare il massimo livello di tutela della salute dei cittadini” e “preservare il patrimonio agroalimentare”. Anche la Lega difende il ddl. Mirco Carloni, deputato leghista e relatore a Montecitorio del ddl, risponde così alle accuse provenienti dalla sinistra: “+Europa dovrebbe sapere che il provvedimento contro la carne sintetica non lede la ricerca. È noto che certi esponenti della comunità scientifica si sono apertamente schierati contro questa sperimentazione, nutrita da subdola propaganda”.

Intanto, secondo il quotidiano Repubblica, è in corso al Quirinale una riflessione da parte degli uffici giuridici della presidenza della Repubblica sul testo che il presidente della Repubblica Sergio Mattarella esaminerà dopo il via libera del Parlamento. Il vulnus principale del provvedimento è quello del presunto contrasto con il diritto internazionale e le regole europee. Il Colle, quindi, potrebbe apporre il veto sospensivo al testo. Sarebbe la seconda volta per il Capo dello Stato, Sergio Mattarella,  che aveva rinviato una legge approvata dalle Camere una sola volta, nel 2017. Si trattava della legge sulle mine anti-uomo. 

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