ROMA – Oltre un miliardo di persone nel mondo vive con una disabilità. Di queste, 240 milioni sono bambini. A ricordarlo, alla vigilia della Giornata internazionale delle persone con disabilità, è Nicola Graziano, presidente dell’Unicef. Si tratta di un bambino su dieci, che – secondo le norme internazionali – dovrebbe essere tutelato sia nella vita scolastica che in quella privata. Una sfida, quella dell’inclusione, che rimane ancora oggi aperta.
In Italia, secondo l’ultimo report dell’associazione Openpolis, nell’anno scolastico 2023/2024 la quota degli studenti con disabilità è stata del 4,5%. Un aumento del 6% rispetto all’anno precedente. Alla crescita degli alunni però non è conseguito un incremento delle risorse inclusive. Lo denuncia un rapporto dell’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza. Secondo i dati dell’organo “solamente una scuola su tre risulta accessibile per gli alunni con disabilità motoria”. A mancare sono le tecnologie per il sostegno che, se implementate, permetterebbero agli studenti con disabilità di vivere la scuola allo stesso ritmo dei loro compagni.
Invece di essere aiutate le persone con disabilità rischiano di essere lasciate ancora più indietro. Una lacuna su cui oggi più che mai il presidente dell’Unicef chiede di accendere i riflettori. “Chiediamo che nella legge di bilancio in discussione, venga introdotta un’attenzione permanente ai diritti delle persone con disabilità, compresi ovviamente i minorenni”, ha sottolineato Graziano.
Un appello che anche Papa Leone XIV, dal Libano, condivide. Il pontefice, durante il suo viaggio apostolico, ha scelto di visitare l’ospedale della Croix, a Jal el Dib, vicino Beirut, dove vengono curate varie disabilità anche psichiatriche. Dalla struttura sanitaria il Santo Padre ricorda che l’umanità “non può dimenticarsi dei più fragili”. Un invito che però dai dati sembra restare ancora inascoltato.


