Donald Trump ci ripensasu immigrazione e climadopo le batoste in tribunale

Una scelta voluta per evitare il blocco dell'attività governative

 “Non firmerò alcun accordo sull’immigrazione senza il muro” con queste parole Donald Trump torna a parlare del tanto discusso tema dell’immigrazione che sembra essere diventato il primo punto nell’agenda del presidente per il nuovo anno. Un argomento sul quale è tornato facendo però un passo indietro e scendendo a compromessi con i democratici. Inizialmente l’obiettivo dell’amministrazione Trump era quello di mettere fine al Deferred Action for Childhood Arrivals , il programma voluto da Obama nel 2012 che tutela i Dreamer, ovvero le 800.000 persone arrivate negli Stati Uniti da bambini con genitori immigrati illegali.

Pochi giorni fa, poi, lo schiaffo da parte della giustizia statunitense. Il giudice distrettuale William Alsup ha accolto la richiesta di bloccare il provvedimento voluto da Trump almeno fino a quando le varie cause avviate non saranno risolte. Uno schiaffo che porta Trump a modificare la propria rotta. Il Tycoon infatti ha poi proposto di salvare gli 800 dreamers, ma ad una condizione: blindare il confine con il Messico perché, come sostiene Trump “abbiamo bisogno del muro per la sicurezza, e la sicurezza è la priorità numero uno”. Trump dunque propone di legare il programma sui Dreamer al muro con il Messico, al quale i democratici si oppongono. Una decisione  presa dalla Casa Bianca per evitare il blocco delle attività governative.

Ma i passi indietro di Trump non finisco qui. Anche in tema di ambiente il Tycoon sembra aver cambiato idea. Gli Usa potrebbero “rientrare” nell’accordo di Parigi sul clima: lo ha dichiarato Trump nella conferenza stampa congiunta con la premier norvegese Erna Solberg alla Casa Bianca. “L’accordo di Parigi che abbiamo firmato era molto ingiusto per gli Stati Uniti”, ha spiegato. “In teoria potremmo tornarci” ha aggiunto, senza però fornire alcun dettaglio concreto.