Esplosione nella città russa di Tuapse - Foto ANSA

Droni sui cieli russiesplosioni e jet in voloBakhmut sotto assedio

Per Mosca mancano le condizioni per una soluzione pacifica

Droni ed esplosioni. La guerra in Ucraina per un giorno si sposta nei cieli russi. Nella regione occidentale di San Pietroburgo questa mattina è stato chiuso lo spazio aereo per la presenza di un oggetto non identificato. Le autorità russe hanno smentito la presenza di un velivolo non autorizzato e hanno parlato di un’esercitazione, facendo alzare in volo i loro caccia per identificare e intercettare un obiettivo fittizio. Il ministero della Difesa russo ha, invece, ammesso la presenza di due droni ucraini nei cieli di Krasnodar (città sul Mar Nero) neutralizzati la notte scorsa, mentre erano diretti contro infrastrutture civili nella regione di Krasnodar, sul Mar Nero. Lo riferisce l’agenzia Ria Novosti. In precedenza Ukrainska Pravda aveva riferito che esplosioni erano state udite nella regione, seguite da un incendio in una locale raffineria del colosso petrolifero controllato dal governo russo, Rosneft.

Un aereo radar russo è stato distrutto vicino Minsk

In Bielorussia, intanto, è stato distrutto un aereo radar russo dal gruppo partigiano Bypol. L’apparecchio “scopriva le posizioni dei sistemi missilistici ucraini”, ha spiegato il capo dell’Aeronautica di Kiev, Yuriy Inhat. La Bielorussia è di fatto un satellite della Federazione Russa, che se ne serve per muovere armi e soldati verso l’Ucraina. L’incidente crea non poco imbarazzo al presidente Aleksandr Lukashenko, oggi in visita in Cina.

La difficile situazione a Bakhmut

Sul territorio ucraino continuano gli scontri. La situazione a Bakhmut “è sempre più dura”. La città strategica nella regione ucraina di Donetsk è sotto assedio dei russi da settimane. I mercenari della Wagner sarebbero ormai a due chilometri dal centro della città del Donbass e da entrambe le parti le vittime sarebbero numerosissime. Ammettendo le difficoltà del suo esercito, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha rimosso dal suo incarico il generale Eduard Moskalyov, responsabile della difesa del Paese. 

La guerra infiamma tutta la regione orientale dell’Ucraina, tra Kharkiv e Donetsk, dove solo nelle ultime 24 ore l’esercito ha respinto 60 attacchi russi.

Studieremo il piano di pace cinese”

L’operazione militare in Ucraina continuerà. Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha affermato che non ci sono le condizioni “per seguire una via pacifica”, pur garantendo che Mosca “studierà con grande attenzione il piano di pace proposto dagli amici cinesi”.

Gli 007 italiani: “Interferenze russe”

A confermare le intenzioni di Mosca è il rapporto annuale dell’intelligence italiana, che ha avvertito il Parlamento che “la Russia non smetterà di interferire nelle dinamiche politiche e nei processi decisionali interni ai Paesi Nato, ricorrendo ancor più che in passato a metodi coercitivi e manipolativi, quali attacchi cyber, disinformazione, ricatti e utilizzo di leve come quella migratoria ed energetica”. 

“L’Ucraina nella Nato, ma non subito”

Per il Segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, il futuro dell’Ucraina è nell’Alleanza Atlantica. Per il capo dell’organizzazione nel lungo termine Kiev entrerà nell’alleanza, affinché “Putin non possa invadere il Paese un’altra volta”. 

Veronica Stigliani

Laureata in Relazioni Internazionali presso l’Università di Bologna nel 2019 con una tesi intitolata "States and non-state actors in the Middle East", collaboro con The Euro-Gulf Information Centre (EGIC), OSMED-Osservatorio sul Mediterraneo e La fionda.