Al Sisi eletto presidente d’Egitto. L’invito di Washington: “Il nuovo governo riconosca le libertà”

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Abdel Fattah al Sisi è il nuovo presidente d’Egitto. Ieri in una piazza Tahrir gremita di folla sono stati diramati i dati ufficiali delle elezioni presidenziali svolte la settimana scorsa: l’ex militare ha ottenuto il 97 per cento dei consensi nelle consultazioni che hanno comportato il secondo avvicendamento in soli due anni sulla poltrona della massima carica egiziana.
Al Sisi ha ricoperto negli ultimi anni il ruolo di capo delle forze armate e ministro della Difesa. Nel luglio 2013 è stato il protagonista del golpe militare mediante il quale è stato deposto il presidente della Repubblica Morsi, capo di stato eletto dopo l’abbandono di Hosni Mubarak, e sono stati cacciati i Fratelli musulmani. All’inizio del 2014, il neo presidente egiziano aveva ufficializzato la candidatura alle elezioni e lasciato l’incarico alle forze armate altrimenti incompatibile con la nuova carica.

L’elezione è stata accolta dalla Casa Bianca dalla quale è partito un comunicato in cui il governo statunitense si dice “impaziente di lavorare con al Sisi, per far avanzare il nostro partenariato strategico e i numerosi interessi comuni agli Stati Uniti e all’ Egitto”. Gli Stati uniti corrispondono aiuti all’Egitto per un miliardo di dollari ogni anno. Secondo la legge, tale aiuto dovrebbe essere bloccato in caso di colpo di stato. Ma gli osservatori della Casa Bianca hanno stabilito che le elezioni si sono svolte in conformità con la legge egiziana. Il comunicato di Washington si è chiuso con un invito al nuovo governo di al Sisi affinché vengano garantite le libertà di manifestazione pacifica, di associazione e di espressione. Libertà che attualmente sono soggette a limitazioni.

Roberto Rotunno

Roberto Maria Rotunno

Nato a Conversano (BA) nel 1989. Dopo alcune collaborazioni con giornali locali, nel 2009 è diventato giornalista pubblicista. Si è laureato a Bari in Scienze dei Servizi giuridici, con una tesi in Diritto Internazionale sulla giurisprudenza della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo in tema di diritto di cronaca, in particolare giudiziaria. A febbraio 2011, poco dopo aver terminato lo stage al Corriere del Mezzogiorno di Bari, ha iniziato a collaborare con ilfattoquotidiano.it