Elezioni in Portogallo, vittoria a metà per il centrodestra

portogallo-elezioniLa vera battaglia di Pedro Passos Coelho inizia adesso. Il risultato delle elezioni ha consegnato il Portogallo nelle mani del centrodestra ma il PSD non ha i numeri per governare da solo. Si apre, così, per il paese una fase di incertezza che potrebbe portare da qui a un anno a una nuova tornata elettorale. Il partito di Passos Coelho, infatti, non ha raggiunto la maggioranza assoluta dei seggi, raccogliendo il 36,8% dei voti. I socialisti di Antonio Costa si sono fermati al 32,4% mentre il Bloco de Esquerda guidato da Catarina Martins si è attestato al 10,2%, superando i comunisti verdi della Cdu che hanno ottenuto l’8,2% dei voti.

Adesso Passos Coelho è chiamato a trovare un difficile equilibrio politico, pena nuove eleziioni. Infatti, con ogni probabilità, nei prossimi giorni il capo dello Stato Anibal Cavaco Silva darà al leader del PSD l’incarico di esplorare le condizioni per la formazione del nuovo esecutivo. Ma l’opposizione, finora profondamente divisa, nella notte elettorale è stata concorde nell’affermare di volersi opporre alla designazione di un governo di minoranza di centrodestra.

In realtà è stato l’astensionismo a trionfare. Hanno votato, infatti, solo il 57% degli aventi diritto, un dato che sottolinea la disaffezione dei portoghesi verso la politica, cresciuta dopo il crollo del 2011 che aveva costretto il governo di Passos Coelho a varare una politica di tagli per tamponare gli effetti della crisi. «Un’astensione altissima», ha commentato Goffredo Adinolfi, politologo dell’Istituto universitario di Lisbona. «Il dato dell’affluenza alle urne lascia pensare che le vittime delle politiche d’austerità non abbiano votato, di fatto emarginate dalla politica. È uno dei motivi per cui il centrodestra ha vinto le elezioni», ha concluso Adinolfi.

Valerio Dardanelli

Valerio Dardanelli

Classe 1988, romano, appassionato di cinema da sempre, ha assecondato questo interesse laureandosi alla Lumsa in Scienze della Comunicazione con una tesi incentrata sull’evoluzione etica del genere western dalle origini a oggi, ripercorrendone le tappe più significative fino all’attuale declino. Ha collaborato con vari siti e riviste d’informazione sportiva e cinematografica. Con la sua Canon in spalla ha seguito diverse edizioni degli Internazionali di tennis, il suo secondo amore.