Il miracolo di Sofia Goggia"Con il legamento non rottosi potenzia il quadricipite"

Castellacci, ex medico della Nazionale "Dopo la medaglia ora riposi"

Sofia Goggia ha vinto la medaglia d’argento dopo la terribile caduta di 23 giorni fa nel Super G ai mondiali di Cortina. A Lumsanews Enrico Castellaci, ortopedico ed ex medico della Nazionale di calcio, spiega com’è stato possibile questo recupero.

 

Sofia Goggia ha avuto un recupero lampo. Com’è stato possibile? 

“Intanto bisognerebbe conoscere esattamente cosa c’è stato nel ginocchio di Goggia, ma di preciso non lo sappiamo. Quindi bisogna ragionare per ipotesi. È stato comunicato che Sofia ha avuto un trauma distorsivo del ginocchio, con una lesione non totale, ma parziale del legamento crociato anteriore. In questi casi, quando il legamento non è completamente rotto e quindi non ha bisogno di essere operato, si cerca di potenziare molto la muscolatura. Specialmente quella del bicipite femorale, che è il muscolo che trattiene la tibia dalla trasposizione anteriore. Potenziandolo molto, si riesce a bypassare il crociato e permette all’atleta di recuperare”.

Questo è possibile anche in 23 giorni?

“Tutto dipende dalle reali condizioni del ginocchio. Se non era molto infiammato e se non aveva alterazioni post traumatiche grosse, non c’erano grossi versamenti, e considerando quanto può essere forte la muscolatura di un’atleta del calibro di Sofia, allora questa soluzione è fattibile. Devo anche dire che si è avuto la fortuna che l’atleta sia riuscita a recuperare. Il tentativo era d’obbligo, perché la ragazza voleva a tutti i costi andare in Cina per competere alle Olimpiadi. Un tentativo andato a buon fine, sia per la capacità medica dei dottori, dei fisioterapisti coinvolti e dei preparatori atletici che per la struttura fisica di Sofia, che ha sopperito al deficit legamentoso con la sua muscolatura”.

Adesso avrà bisogno di altro lavoro per completare il recupero?

“Si, senza dubbio. Ora che ha ottenuto il risultato che tanto cercava e che tutti noi speravamo avrà bisogno di altra terapia medica e fisioterapica. Ha stressato molto il ginocchio per raggiungere questo traguardo, che per le sue condizioni diventa ancora più prestigioso. Lei il suo miracolo l’ha già fatto, ora tocca ai colleghi ortopedici valutare come sta il ginocchio per capire che processo farle seguire”.

Andrea Noci

Sono nato il 5 ottobre 1998 a Firenze. Laureato in Lettere moderne, con una tesi in Grammatica italiana. Amo la lingua italiana e utilizzarla in tutte le sue forme per scrivere.