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HomeEconomia Ex Ilva, sciopero a oltranza contro il piano del governo. A Taranto blocchi su statale 106

Proseguono le mobilitazioni
operaie tra Taranto e Genova
Nuovi blocchi e sciopero

Cominciati anche i primi licenziamenti

A casa 220 lavoratori della Semat Sud

di Roberto Abela03 Dicembre 2025
03 Dicembre 2025
Ex Ilva

Lavoratori dell'ex Ilva bloccano la statale 106 | Foto Ansa

TARANTO – Non si arresta la mobilitazione degli operai dell’ex stabilimento Ilva della Città dei due mari. Oltre al presidio sulla statale 100 Taranto-Bari, in atto da ieri, oggi 3 dicembre in mattinata i lavoratori hanno attuato blocchi anche sulla statale 106 e nell’area imprese del siderurgico. Nonostante le proteste, però, cominciano i primi licenziamenti nell’indotto: nelle ultime ore l’azienda dell’appalto Semat Sud ha annunciato la chiusura e 220 licenziamenti. 

Nella tarda serata di ieri ha raggiunto il presidio dei lavoratori anche il sindaco di Taranto, Piero Bitetti, al quale i sindacati hanno chiesto di non partecipare all’incontro al Mimit del 5 dicembre, perché il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso ha convocato riunioni separate per i siti del Nord e del Sud, mentre i sindacati chiedono un tavolo unico a Palazzo Chigi.

Proprio Urso è atteso oggi al question time delle 15 a Montecitorio in cui risponderà, tra le altre, alle interrogazioni sulle iniziative per la modifica del piano di rilancio dello stabilimento di Genova Cornigliano, attraverso la ripresa dell’attività di zincatura e sulle iniziative per assicurare il mantenimento dei livelli di produzione dei siti ex Ilva di Taranto e del Nord Italia, anche attraverso la modifica del nuovo piano con riguardo al cosiddetto ciclo corto.

Intanto a Genova, gli operai in presidio da tre giorni hanno consentito l’alleggerimento del traffico genovese per quello che riguarda la bretella ‘Guido Rossa’, che adesso risulta aperta verso Levante. Sempre a Cornigliano ci si prepara allo sciopero generale dei metalmeccanici indetto per domani mattina da Fiom-Cgil e Fim-Cisl, quando il corteo con i mezzi pesanti partirà dai giardini Melis per recarsi davanti alla prefettura del capoluogo ligure.

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