Il carcere di Montorio, dove è detenuto Filippo Turetta | Foto Ansa

Turetta il 28 novembredavanti al Gipper l'interrogatorio

Oggi l'incontro con il suo difensore Si cerca telefono di Giulia Cecchettin

VERONA – Martedì 28 novembre alle ore 10 Filippo Turetta, accusato dell’omicidio di Giulia Cecchettin, sarà sottoposto a interrogatorio da parte del giudice per le indagini preliminari di Venezia, Benedetta Vitolo.  Oggi, lunedì 27 novembre, il giovane – che si trova in carcere in regime di “grande sorveglianza” per il pericolo che possa far male a se stesso –  vedrà, invece, il suo legale, Giovanni Caruso, per definire la strategia difensiva. Turetta potrà scegliere se rimanere in silenzio, rispondere alle domande o rilasciare dichiarazioni spontanee, anche collaborando alle indagini. Una sua collaborazione potrebbe avere un peso specifico nel momento in cui fosse eventualmente giudicato colpevole dei reati che gli sono ascritti. 

La difesa punterà a smontare l’ipotesi dell’aggravante della premeditazione che gli inquirenti sono intenzionati a contestare a Turetta, ma che, al momento, non è stata ancora formulata. Aggravante che, se riconosciuta dal giudice, comporterebbe per Turetta il rischio di essere condannato all’ergastolo. 

Nel frattempo dalla procura filtrano nuovi dettagli sulle indagini. Nei pressi del lago di Barcis, dove è stato ritrovato il corpo di Giulia Cecchettin, i carabinieri hanno isolato altri indizi: un mocassino appartenente alla giovane, fazzoletti insanguinati, un rotolo di sacchi di plastica e un libro per bambini, Anche i mostri si lavano i denti, dell’autrice veneta Jessica Martinello. Un dettaglio, quest’ultimo, sul quale la stampa si è concentrata particolarmente nelle ultime ore, ma che, al momento, non sembra essere di particolare rilevanza ai fini della ricostruzione della vicenda. Altrettanto non si può dire del telefono di Giulia Cecchettin che, contrariamente a quello di Turetta, pare non essere stato trovato a bordo della Punto nera guidata dal giovane nella sua fuga. Dell’apparecchio si è perso ogni segnale alle 23.29 dell’11 novembre nella zona industriale di Fossò. 

Maddalena Lai

Sarda, laureata in Giurisprudenza e aspirante giornalista. Mi piacciono la scrittura, la politica e i diritti. Ho una vocazione per le cause perse e le domande scomode.