Un momento della manifestazione per lo sciopero globale del clima Fridays For Future, Roma, 29 novembre 2019. ANSA/ANGELO CARCONI

Ritorna Fridays for FutureGiovani del mondo in piazzaper salvaguardare il pianeta

Manifestano nel giorno del Black Friday simbolo del consumismo insostenibile

Torna l’appuntamento per lo sciopero globale del clima “Fridays For Future”, il venerdì in cui si scende in piazza per manifestare contro il riscaldamento globale e il cambiamento climatico. Quella di oggi – proprio in concomitanza con il Black Friday, la giornata mondiale degli sconti – è la quarta data, dopo quelli del 15 marzo, del 24 maggio e della settimana 20-27 settembre. La prima in cui sarà assente la sedicenne Greta Thunberg, che ha creato il movimento delle “3 F”. La ragazzina svedese si trova infatti in una barca a vela in mezzo all’Atlantico impegnata a far rientro in Europa, a zero emissioni, dall’America. L’obiettivo di oggi è superare l’affluenza record dell’ultimo evento, in cui sono scesi in piazza ovunque nel mondo circa 7 milioni e mezzo di persone.

Giorno scelto proprio per contrastare il “Venerdì nero” – che dagli Stai Uniti si è ormai diffuso in tutto il mondo – simbolo, secondo i seguaci di Greta Thunberg, del consumismo insostenibile, derivato dallo sfruttamento di risorse che altro non fa che impoverire il pianeta, aumentandone il riscaldamento globale. #BlockFriday è infatti l’hashtag scelto da FFF Italia per lo sciopero.

Non solo: il 2 dicembre si apre a Madrid la conferenza annuale sul clima dell’Onu, la Cop25. E uno degli argomenti su cui i vertici dei diversi paesi del mondo dovranno discutere sarà proprio l’impegno per ridurre l’emissione dei gas serra, dati i provvedimenti presi a Parigi nel 2015, che non risultano sufficienti: l’obiettivo condiviso era cercare di non superare i due gradi centigradi di riscaldamento globale rispetto ai livelli pre-industriali.

Una delle richieste dei ragazzi del Fridays For Future Italia è infatti quella che il nostro Paese sia a zero emissioni entro il 2030. Chiedono di abbandonare le fonti fossili, di garantire giustizia climatica a tutti i popoli, e di ascoltare la scienza.

Giorgio Saracino

Giorgio Saracino, classe 1994, laureato in Lettere. Giornalista pubblicista, ha collaborato con varie testate. Ha frequentato la scuola di Giornalismo della Fondazione Basso di Roma. Quattro stage in redazione: Sky Sport 24, Radio Vaticana, Left e Report (Rai Tre). Stagista professionista.