ROMA – Mattinata accesa alla Camera. Con 182 voti, 101 astenuti e nessun contrario l’Aula ha approvato la risoluzione di maggioranza e Azione per sostenere l’iniziativa di pace messa in campo dagli Stati Uniti per Gaza.
Tajani: “Paese unito sui principi per i due Stati”
Nella sua informativa, il vicepremier ha parlato dei principi definiti nel piano di pace proposto dagli Usa per la risoluzione del conflitto in Medio Oriente sostenendo che “rappresentano l’unica base credibile per arrivare a due Stati in grado di convivere in pace e sicurezza”. Il leader di Forza Italia ha poi lanciato un appello in Aula a tutte le forze politiche chiedendo di essere uniti su tutti questi punti.
Tajani ha avanzato le due proposte di risoluzione della maggioranza. La prima riguarderebbe le condizione del governo italiano per il riconoscimento dello Stato palestinese, mentre nella seconda si parla esclusivamente del piano di pace di Trump. Piano che, ribadisce il numero uno degli azzurri, “impegna il governo a compiere ogni attività utile a sostenere e favorire l’iniziativa di pace messa in campo dagli Usa” e ad oggi “costituisce l’unica prospettiva realistica per porre fine ad un conflitto sanguinoso”.
Le proposte di risoluzione delle opposizioni
Intanto, una proposta di risoluzione è stata presentata anche da Pd-M5S-Avs che impegnerebbe il governo a “riconoscere la Palestina quale Stato democratico e sovrano entro i confini del 1967”, con Gerusalemme che diventerebbe una Capitale condivisa che possa coesistere in modo pacifico accanto allo Stato di Israele. Tra gli altri punti della risoluzione avanzata dal campo largo c’è il sostegno a partire dal piano di pace degli Usa a ogni iniziativa volta a esigere un immediato cessate il fuoco, la liberazione degli ostaggi e la protezione della popolazione civile di Gaza. Risoluzione che non dimentica neppure gli attivisti della Global Flotilla, per i quali si chiede protezione e tutela. Insieme a queste, anche altre due documenti, uno di ItaliaViva e uno di +Europa.
Le reazioni in Aula
Tante proposte, altrettante scintille. La segretaria del Pd, Elly Schlein, ha dichiarato che la maggioranza ignora la Palestina e afferma “non chiedeteci il voto”. E rivolta alla premier Giorgia Meloni che ha dato degli irresponsabili ai membri di Flotilla, ha detto a voce alta: “Molli la clava e provi a fare la Presidente del Consiglio di questo Paese”.
Prima dell’intervento della segretaria dem, il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, aveva annunciato che il suo partito avrebbe votato la mozione “corta” sul piano di pace della maggioranza, ma anche quella del Pd e delle altre opposizioni, ribadendo la necessità di “unione”. Più duro il pentastellato Giuseppe Conte, che ha definito “ridicolo” l’appello di Tajani sull’unità, definendolo “una vergogna”. Appello che, secondo il leader di Avs, Nicola Fratoianni, è “uno sforzo apprezzabile” ma strumentale: “Non la voteremo”.