epa07037833 German Chancellor Angela Merkel speaks during a press conference in Munich, Germany, 21 September 2018. German Social Democrats' party calls for a renegotiation of the promotion of the President of the Office for the Protection of the Constitution Hans Georg Maassen to Secretary of State. Maassen was promoted after the SPD had doubted its suitability in the fight against right-wing extremism, based on statements about the riots in Chemnitz. EPA/MARC MUELLER

Via libera al gas UsaMerkel stanzia 500 milioniTrump esulta, Putin irritato

La Cancelliera sarà domani a Mosca per mantenere saldi i rapporti

Porte aperte al gas naturale liquefatto americano, ne dà notizia la cancelliera tedesca Angela Merkel. Cambia la geopolitica di approvvigionamento energetico del cuore dell’Europa con l’annuncio dello stanziamento di 500 milioni per la costruzione di un terminal nel nord della Germania. Nei mesi scorsi, vi erano infatti state ripetute pressioni del presidente Trump, preoccupato per la costruzione del nuovo gasdotto russo Nord Stream 2. Il Wall Street Journal dà notizia dell’accordo, che appare quindi come un tentativo di mediazione raggiunto tra Usa e Germania. La Merkel, in un incontro con i parlamentari della regione interessata al progetto del nuovo terminal, ha quindi rivendicato la scelta come strategica e in grado di ripagare nel lungo periodo. Sono chiari gli intenti della Cancelliera che con la ripresa di questo progetto, ormai fermo da anni, tenta di riallacciare i rapporti con il Presidente Trump, in vista della minaccia di inasprimento della politica dei dazi. Difficile si fa però la questione sul fronte orientale, è nota infatti l’irritazione del Cremlino per questa decisione. Sicuramente non mancherà nel tavolo degli argomenti che si discuteranno domani in un già previsto incontro tra la Cancelliera e il Presidente Putin al Cremlino. Il segno di cambiamento marcato ieri dalla Cancelliera potrebbe essere l’inizio di un profondo rinnovamento sulle politiche energetiche dell’intera Unione Europea che a tutt’oggi dipende interamente da Mosca per l’approvvigionamento di gas.

Matteo Petri

Giovane studente appassionato di giornalismo, filosofia e musica. Nato nella provincia toscana di Lucca nel 1995, diplomato allo scientifico e laureato in filosofia a Pisa nel 2017. Compulsivamente curioso di natura, assillatore di domande professionista. Vespista, nonché bassista nel tempo libero.