Migranti a Lampedusa /Foto Ansa

Gestione flussi migrantiMeloni: "Sfida comune Ue"Salvini attacca le ong

Lega apre a intervento Marina Militare Vienna intensifica controlli al Brennero

ROMA – La situazione al collasso a Lampedusa riaccende il dibattito nel contesto politico italiano ed europeo. Pesano i record di arrivi delle ultime ore e le scelte di Parigi e Berlino intenzionate a frenare sull’accoglienza. “La Germania paga le sue ong per portare i migranti in Italia”.  Ѐ l’accusa del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, che, per frenare i flussi, ipotizza anche l’intervento della Marina Militare. Più morbida è, invece, la linea della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, intervenuta al vertice con il presidente ungherese, Viktor Orbán, che ha sottolineato: “La migrazione è una sfida comune per l’Unione europea e quindi richiede una risposta collettiva”, ha detto la premier. 

Secondo Meloni, infatti, è necessario concentrarsi sulla dimensione estera, così da prevenire le partenze, soprattutto – come informa una nota di Palazzo Chigi – attraverso un deciso sostegno politico ed economico ai Paesi di origine e di transito dei migranti. 

A tal proposito, fa discutere la decisione della Tunisia di impedire l’ingresso nel Paese ad una delegazione del Parlamento europeo, la Commissione europea, principale promotrice del Memorandum d’Intesa firmato lo scorso luglio con il presidente della Tunisia con Kaïs Saïed, ha avvisato Tunisi: “La Commissione resta impegnata nello sviluppare l’attuazione del Memorandum. Prima che vengano erogate le risorse, però, vanno analizzati e approvati i progetti” legati all’accordo. L’accordo siglato a luglio prevede l’assunzione di impegni finanziari verso la Tunisia.

Intanto, il tema migranti diventa sempre più acceso anche in Europa. Germania e Francia continuano a frenare sull’accoglienza. Il governo di Berlino, infatti, ha sospeso il “meccanismo volontario di solidarietà”. Il governo francese, invece,  ha annunciato nei giorni scorsi più controlli e l’invio di rinforzi alla frontiera con l’Italia. Stessa linea che segue oggi anche Vienna che ha comunicato l’intenzione di intensificare i controlli con il Brennero.