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HomeEsteri Colloquio Putin-Lukashenko a Sochi

Nessun accordo Kim-Putin
Oggi Lukashenko a Sochi
e la guerra non si ferma

Mosca "non ha mai rifiutato i negoziati"

Lavrov apre a colloqui con inviato Papa

di Alessandro Raeli15 Settembre 2023
15 Settembre 2023
putin Kim Jong-un

Foto Ansa

MOSCA – “Nessun accordo è stato firmato tra Kim Jong-un e Vladimir Putin”. A fare chiarezza sull’incontro tra i due leader è il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, proprio mentre il capo nordcoreano prosegue il suo viaggio in Russia. A Komsomolsk-on-Amur, nell’Estremo Oriente Russo, infatti, Kim Jong-un ha visitato uno stabilimento dell’aeronautica militare russa. 

Putin a colloquio con Lukashenko

Non solo Kim Jong-un nella fitta agenda di incontri di Putin. A Sochi si è tenuto oggi, 15 settembre, l’incontro tra Putin e il presidente bielorusso Alexander Lukashenko. Un incontro durante il quale il capo del Cremlino ha fatto sapere che la Russia non ha mai rifiutato i negoziati con l’Ucraina. “Se la controparte li vuole, che lo dica”, ha aggiunto Putin.

Russia: tra colloqui di pace e sottomarini nucleari

“L’inviato del Papa per l’Ucraina ha in programma un viaggio a Mosca” – ha annunciato il ministro degli esteri russo Sergej Lavrov – “e le autorità russe sono pronte a parlare con lui”. Torna all’orizzonte, quindi, la possibilità di intraprendere i colloqui di pace. Già a maggio lo stesso Lavrov aveva affermato che Mosca aveva accolto positivamente l’iniziativa di pace del Papa. Nel frattempo, però, non si placa la “corsa agli armamenti”. Mosca fa sapere – tramite il ministro della Difesa Sergej Shoigu – che sta lavorando alla costruzione di “nuovi tipi di sottomarini nucleari, sistemi robotici e droni sottomarini”.

Il punto sul conflitto

Se da un lato i colloqui politici sono all’ordine del giorno, anche il conflitto non conosce tregua. La terza Brigata d’assalto separata dell’esercito di Kiev ha comunicato che “la 72ma Brigata meccanizzata della Federazione russa è stata completamente sconfitta in due giorni”. Battaglie sanguinose per le quali l’esercito ucraino sta “pagando un prezzo altissimo”. È il commento del portavoce dello Stato maggiore ucraino Andrii Kovalev, che fa sapere come le truppe russe siano arretrate vicino Bakhmut.
Perdite e danni non interessano solo gli ucraini, ma anche la flotta russa. L’intelligence britannica rende noto infatti che “la nave Minsk è stata quasi distrutta e il sottomarino Rostov ha probabilmente subito danni catastrofici”.

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