Le fiamme nel ghetto degli immigrati

Foto Ansa

Un incendio sviluppatosi verso le due di notte in una capanna di cartone nei Pressi di Rignano Garganico, a 40 km da Foggia, ha portato alla morte di due migranti di origine africana. La causa potrebbe essere dovuta allo scoppio di bombole del gas usate dai migranti per scaldarsi e cucinare. Il “Gran Ghetto”, così chiamato, era abitato da alcune centinaia di migranti impegnati nella raccolta dei prodotti agricoli nelle campagne della zona. Due giorni fa era cominciato lo sgombero da parte delle forze dell’ordine, disposto dalla Dda di Bari. Non si può escludere che il rogo possa essere di natura dolosa.

Le macerie del campo profughi nei presi di Rignano Garganico, distante 40 km da Foggia
I vigili del fuoco al lavoro nella baraccopoli in fiamme, giunti sul luogo tempestivamente
La causa potrebbe essere l’uso di bombole del gas per scaldarsi e cucinare
L’incendio scoppiato nel campo ha trasformato “il Ghetto” in maceria
Ancora non si può escludere che il rogo possa essere di natura dolosa
L’ambulanza porta via dalla baraccopoli due morti di origine africana
Un uomo infreddolito ispeziona quello che resta della baraccopoli, un tempo casa sua
In lontananza si intravede il fumo, dopo l’incendio domato dai Vigili del Fuoco
Facebook, una foto del ministro Andrea Orlando mostra Rignano Garganico
L’accampamento dove alloggiano oltre duemila migranti sfruttati nei campi
Le macerie del campo profughi nei pressi di Rignano Garganico, distante 40 km da Foggia

Michela Eligiato

Nata a Potenza il 31/07/92. Ha conseguito la laurea triennale presso la Lumsa in Scienze Umanistiche. Ha inoltre conseguito la laurea magistrale in Editoria e Scrittura alla Sapienza, con votazione 110/110 e lode. È iscritta dal 2014 nell’elenco dei Pubblicisti dell’ordine dei giornalisti della regione Basilicata.