poliziotti francesi durante una manifestazione

Francia, al via le proteste sulla riforma delle pensioniAttesi 750mila manifestanti

L'Eliseo mobilita 10mila poliziotti Timore per l'intervento dei black bloc

PARIGI – La mobilitazione di più di 10 mila poliziotti e gendarmi per le strade della Francia. Questo il provvedimento annunciato oggi dal ministro dell’interno francese Gérald Darmanin, in vista delle manifestazioni che partiranno i 19 gennaio 2023 contro la riforma delle pensioni, e si terranno in tutto il Paese. I media francesi stimano che la manifestazione porterà nelle piazze principali 750 mila persone. Particolare apprensione per i black bloc d’oltralpe i “casseur“, che si teme possano trasformare i cortei in un’occasione di scontri con la polizia.

Alla base dell’alta affluenza prevista il dissenso, condiviso dalla sinistra francese, nei confronti della riforma pensionistica. Un provvedimento necessario secondo la premier francese Elisabeth Borne per evitare il deficit nel 2030, ma che ha indignato l’opinione pubblica nazionale. Una rabbia dovuta all’innalzamento dell’età pensionabile dai 62 anni attuali ai 64 a partire dal 2030, uno in meno di quelli inizialmente preventivati dal governo. Questione molto discussa anche quella legata alle pensioni speciali che riguarderebbero molte categorie di lavoratori, tra cui gli ex dipendenti della Ratp, la rete di trasporti della capitale, di elettricità e gas, della Banca di Francia e del Consiglio economico, sociale e ambientale. La volontà del governo è quella di ridurre progressivamente questi privilegi, in modo da livellare il sistema previdenziale su un unico trattamento per tutti i cittadini, con la sola eccezione di chi ha svolto lavori usuranti.

Intanto gli occhi restano puntati sulle folle che domani si riverseranno nelle piazze. E mentre Darmanin alla radio Rtl dichiara che “dobbiamo assolutamente distinguere fra quelli che vengono per esprimere la loro opinione politica e quelli che vogliono distruggere”, il portavoce del governo francese, Olivier Véran, lancia appello affinché le manifestazioni e gli scioperi non si trasformino in un “blocco” del Paese.

Nella foto in alto poliziotti davanti all’Arco di Trionfo, di Hubert de Thé da Pixabay

Beatrice D'Ascenzi

Nata a Roma, mi laureo prima al Dams in Cinema, Televisione e Nuovi media e successivamente mi specializzo in Informazione Editoria e Giornalismo presso l’Università Roma Tre. Amo il cinema, la storia latino-americana e il giornalismo radiofonico, che spero riesca a placare la mia costante necessità di parlare. Di me dicono che sembro uscita da un romanzo di Gabriel García Márquez.