I lucchetti dell’amore di Moccia a Parigi: sul Pont des Arts crolla un parapetto

Parigi, i lucchetti dell'amore del Pont des Arts

Il Pont des Arts rappresenta uno dei simboli della Parigi romantica dove si rifugiano coppie, turisti e artisti attratti dal panorama spettacolare sulla Senna, ma ciò nonostante, nella «città dell’amore» quelle promesse d’acciaio incatenate sin dal 2008 al parapetto sono diventate un vero problema. Come per il lampione di Ponte Milvio, reso troppo famoso dai bestseller di Federico Moccia, lampione crollato nell’aprile 2007 per il peso dei lucchetti, anche una parte del parapetto (di circa 2,4 metri) del Pont des Arts ha ceduto.La struttura di 150 metri, che collega il museo del Louvre e la riva sinistra della Senna, verrà riaperta nei prossimi giorni.

Già negli anni scorsi, quando la moda aveva raggiunto proporzioni inquietanti, l’amministrazione parigina aveva deciso di istituire un sistema di ronde per verificarne la sicurezza che avevano trasformato il ponte dell’amore in un sorvegliato speciale con i suoi oltre 20 mila lucchetti, 300 a ogni metro. Nei mesi passati anche il sindaco Jean-Pierre Lecoq aveva paventato il pericolo che il ponte potesse crollare magari in testa a qualche turista che in quel momento si trovava in navigazione sulla Senna.

I lucchetti dell’amore sono diventati la moda romantica di questi ultimi anni. Coppie di innamorati di tutto il globo incatenano un lucchetto con i propri nomi e vezzeggiativi alle balaustre dei ponti delle città più famose del mondo e poi gettano la chiave nel fiume sottostante, convinti che così facendo il loro amore durerà per sempre.
Da Firenze a New York, passando per Pechino, Mosca e Madrid, le autorità cittadine sono impegnate a contrastare questa moda, sia per ragioni estetiche, sia per motivi di stabilità delle strutture che ospitano i lucchetti stessi. E quanto accaduto a Parigi dà loro ragione.

Stefania Fava

Stefania Fava

Nata a Roma il 2 aprile del 1981. Dopo aver frequentato il liceo classico si è laureata in Giurisprudenza alla Lumsa con una tesi in diritto dell'Unione Europea dal titolo:“Politica commerciale comunitaria”. Ha iniziato il suo percorso lavorativo facendo pratica per uno studio legale ma subito ha capito che quella non era la sua strada. Dalla sua immensa passione per la carta stampata si è resa conto che solo quello sarebbe stato il lavoro che avrebbe potuto fare. Il lavoro della sua vita.