La premier Giorgia Meloni. Ansa/Filippo Attili

Il Csm chiede la tutela della giudice Apostolicodopo l'attacco mediatico

Il tema migranti continua a far discutere l'Europa

ROMA – L’apertura di una pratica a tutela della giudice Iolanda Apostolico dopo i post condivisi sui social della premier Giorgia Meloni. È quanto richiesto oggi 3 ottobre da 13 consiglieri del Csm che hanno sottolineato al Comitato di presidenza “la massima urgenza” dell’azione.

Le motivazioni della richiesta

Alla base della tutela della giudice di Catania – entrata nell’occhio del ciclone dopo la decisione di disapplicare il decreto Cutro sull’immigrazione – i magistrati citano all’interno della richiesta le parole arrivate dalla premier, che ha accusato pubblicamente  Apostolico e si è detta “basita dalla sentenza” ma anche quelle del senatore di Forza Italia ed ex ministro Maurizio Gasparri. Dichiarazioni che per i magistrati: “realizzano una grave delegittimazione professionale del giudice estensore dell’ordinanza ed espongono lo stesso a indebiti attacchi mediatici aventi a oggetto la sua sfera personale”. 

Manifestazione contro la visita di Meloni, scontri a Torino

A metà mattina si sono verificati momenti di tensione a Torino durante un corteo di protesta contro Giorgia Meloni, in città per il Festival delle Regioni. I manifestanti, circa trecento, dopo avere mostrato uno striscione con la scritta “Meloni a Torino non sei la benvenuta”, sono partiti da Palazzo Nuovo nel tentativo di raggiungere piazza Carignano. In via Principe Amedeo si sono spinti contro il cordone delle forze dell’ordine e ne è nato un parapiglia, con qualche manganellata. Poco dopo in via Lagrange c’è stato un lancio di uova all’indirizzo delle forze dell’ordine.

Scontro Italia-Germania, verso un compromesso con Scholtz

In questo clima di tensione, il Consiglio europeo informale in programma a Granada vedrà il dossier migranti come uno dei temi cardine dell’evento. Proprio in vista delle due giornate in Spagna sono in atto contatti diplomatici tra Italia e Germania, per uscire dallo stallo sul Patto europeo per le migrazioni e l’asilo ma a dividere Roma e Berlino sono ancora le posizioni sulle Ong. Non è escluso quindi che l’incontro possa offrire ai due paesi la possibilità di un bilaterale tra la presidente del Consiglio Meloni, e il cancelliere tedesco Olaf Scholz. 

Il nodo Tunisia 

Sempre sul fronte migranti il presidente della Tunisia, Kais Saied, ha respinto la prima tranche di fondi Ue nel quadro dell’accordo di cooperazione economica e sul controllo dei flussi migratori. Il presidente tunisino ha infatti liquidato gli importi come “elemosina” e ha aggiunto che  esige “rispetto” nei confronti della Tunisia. Alla base del suo gesto, come spiegato da una nota diffusa sulla pagina Facebook della presidenza vi sarebbe la somma prevista dall’accordo che, secondo Saied, viola lo spirito del memorandum siglato a luglio, intaccando gli esiti della conferenza di Roma sulle migrazioni. Intanto Il presidente del Ppe, Manfred Weber, durante la conferenza stampa di oggi ha dichiarato che “Per ora solo leader come Meloni e Rutte hanno mostrato sostegno al memorandum Ue-Tunisia, Io chiedo da settimane che anche leader come Macron e Scholz si impegnino su questo tema, Scholz dovrebbe andare in Tunisia” ha poi concluso. 

 

Beatrice D'Ascenzi

Nata a Roma, mi laureo prima al Dams in Cinema, Televisione e Nuovi media e successivamente mi specializzo in Informazione Editoria e Giornalismo presso l’Università Roma Tre. Amo il cinema, la storia latino-americana e il giornalismo radiofonico, che spero riesca a placare la mia costante necessità di parlare. Di me dicono che sembro uscita da un romanzo di Gabriel García Márquez.