PARIGI – Continua la crescita dell’Italia. Lo conferma l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse) che ha oggi 23 settembre pubblicato il report di aggiornamento sulle prospettive economiche del 2024.
La fotografia scattata dall’Ocse
Secondo il report di settembre 2025, in Italia il Pil dovrebbe passare dallo 0,7% del 2024 allo 0,6% del 2025 e rimanere così fino al 2026: una stima che abbassa di 0,1 punti la precedente previsione. In calo la crescita mondiale del Prodotto interno lordo che dal 3,3% del 2024, passa prima al 3,2% per il 2025 e poi al 2,9% nel 2026. Nella zona euro, il Pil è stimato all’1% nel 2026.
Gli Stati Uniti tra contrazione e dazi
La crescita annuale statunitense è destinata a calare dall’2,8% del 2024 all’1,5% nel 2026. La politica dei dazi rischia di pesare sull’economia mondiale e di provocare “tensioni inflazionistiche, timori rispetto ai rischi di bilancio e una notevole rivalutazione dei rischi sui mercati finanziari”, si legge sul rapporto. L’Ocse auspica una riduzione delle restrizioni commerciali e il rapido sviluppo di tecnologie dell’intelligenza artificiale. Inoltre, si invitano i paesi a “cooperare e sforzarsi di rendere la politica commerciale più trasparente”.
Il mercato del lavoro in difficoltà
L’Ocse sottolinea anche un rallentamento sul mercato del lavoro: sale il tasso di disoccupazione e cala l’offerta, provocando un aumento del numero di disoccupati, in particolare negli Usa. Se queste tensioni si attenueranno, l’inflazione potrebbe rallentare “in gran parte delle economie del G20”. In Italia, potrebbe contrarsi dal 3,4% del 2025, al 2,9 % del 2026.