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Ancora razzismo e violenzanel calcio dilettantisticoAggredito un arbitro 18enne

In Veneto una squadra lascia il campo dopo gli insulti arrivati dalle tribune

Razzismo e violenza interessano ancora una volta il mondo del calcio. Non ai vertici, ma ai livelli in cui dovrebbe emergere prima di tutto la passione, ovvero in Prima Categoria, tra Veneto e Liguria. A Cison di Valmarino, nel trevigiano, un giocatore di origini senegalesi, Ousseynou Diedhiou, difensore del San Michele Salsa, è stato insultato per il colore della sua pelle. Di nazionalità italiana, ha 24 anni, parla perfettamente il dialetto locale ed è impiegato come posatore di cartongesso in un’azienda del circondario.

Gli insulti razzisti dagli spettatori hanno indotto i calciatori ad abbandonare il campo, causando così l’interruzione della gara. L’episodio è avvenuto al 25′ del primo tempo, quando dalle tribune si è sentito un chiaro epiteto razzista nei confronti del giocatore della squadra ospite. Il capitano del San Michele, Miki Sansoni, ha dato dell'”ignorante” allo spettatore, venendo espulso dall’arbitro. A questo punto il capitano ha invitato a uscire dal campo i compagni e la partita è stata sospesa. Una decisione ritenuta inevitabile anche dalla dirigenza, dal momento che in rosa vi è un altro elemento africano.

Nel savonese, invece, un arbitro 18enne è finito in ospedale dopo essere stato preso a pugni da alcuni tesserati della formazione di casa al termine della partita tra Quiliano Valleggia e Campese. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri.

L’arbitro della sezione di Imperia, Mehmet Akif Kartal, è stato aggredito, quando la partita che arbitrava è finita 3-3. Il gol del pari ospite, arrivato durante i sei minuti di recupero concessi dal direttore di gara, ha scatenato la furia di un tesserato della società locale. L’episodio si è consumato allo stadio “Picasso”. Giulio Ivaldi, presidente del Comitato ligure Figc, ha commentato duramente la vicenda: “Una vergogna per tutti e per il movimento calcistico ligure che fortunatamente non è questo”.

Giorgio Landucci, presidente della società della provincia di Savona, ha provato invece a ridimensionare l’accaduto: “Non è successo nulla di grave, di questo sono certo. Ho visto l’arbitro dopo la partita nello spogliatoio e non mi sembrava sconvolto. L’arbitro ha concesso 6’ di recupero senza segnalarlo e ha fatto proseguire fino alla rete del pareggio degli ospiti”.

Gabriele Crispo

Sono Gabriele Crispo, ho 30 anni e sono laureato in giurisprudenza. Ho conseguito un master in giornalismo alla Eidos Communication e svolto per un periodo la pratica forense.