Il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu | Foto Ansa

Meloni difende il dirittoalla difesa di Israelee visita la sinagoga di Roma

Alle Camere l'informativa di Tajani al lavoro per i due dispersi italiani

ROMA – La premier Giorgia Meloni ha fatto visita alla Sinagoga di Roma. “Il senso di questa visita è chiaramente portare la solidarietà alla comunità ebraica romana e italiana perché nelle scene terribili che arrivano da Israele c’è qualcosa di più di quello che si vede in un normale ma già tragico scenario di guerra. Nella caccia casa per casa ai civili, nel rastrellamento di bambini, giovani c’è l’odio verso l’intero popolo”, ha detto Meloni all’uscita dalla sinagoga. “Difendere il diritto all’esistenza e alla difesa di Israele significa difendere questi giovani, questi bambini, queste donne”, vittime degli atti di Hamas, ha concluso.

Oggi informativa del ministro degli Esteri Antonio Tajani in Parlamento. Al centro l’attacco di Hamas a Israele. Il ministro degli esteri atteso alle 13 alla Camera dei deputati e alle 17 a Palazzo Madama. Gli schieramenti politici condannano compatti l’attacco: maggioranza e opposizione lavorano a una mozione per arrivare a un testo condiviso e sostenuto da tutte le forze parlamentari. Tuttavia, “i capigruppo stanno discutendo: vedremo se si riuscirà a concordare” una mozione unitaria, o se ci saranno “due mozioni differenti” da votare. “Ben venga la mozione comune” ma “si sta” ancora “lavorando”. Lo ha detto il leader di FI.

Dal Pd, Lega e Movimento 5 Stelle si registrano le medesime reazioni di sgomento di fronte all’orrore dell’attacco. Per Giuseppe Provenzano, responsabile Esteri del Pd “dobbiamo unirci tutti contro le atrocità di Hamas”, ha detto in un’intervista a La Repubblica. Il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, invece, sostiene: “Uccidere nel nome del proprio Dio è qualcosa che nel 2023 non si può sentire” e chi lo fa “è un terrorista”. Condanna anche del M5S con Giuseppe Conte che specifica: “I palestinesi hanno diritto a una convivenza pacifica” e bisogna stare attenti “a spirali di violenza”.

Per quanto riguarda i dispersi italo-israeliani, marito e moglie, che vivevano in un Kibbutz, il titolare della Farnesina sottolinea che “probabilmente sono in ostaggio”. Si è “al lavoro anche con le autorità locali”, ha detto, rassicurando sul fatto che al momento “non ci sono altre notizie negative”.

Ieri, infine, il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara ha disposto l’invio di ispettori nelle scuole in cui è stata esaltata la strage di civili israeliani. “Che bello che brucia Tel Aviv”, avevano detto alcuni studenti di un collettivo di sinistra del liceo Manzoni di Milano.

Silvia Longo

Classe 1996. Lucana. Dopo una laurea triennale e magistrale in Relazioni Internazionali qui per coltivare una passione che ho da sempre: scandagliare la realtà e tradurre in parole fatti ed emozioni.