“Le curve dell’indecenza”, allo Juventus Stadium si ripetono insulti e cori razzisti

Juventus-Fiorentina-calcio

Non sono bastate nemmeno le parole del presidente della Juventus, Andrea Agnelli, a evitare il ripetersi di cori e striscioni offensivi allo Juventus Stadium. Dopo il derby di Torino, nel corso del quale erano apparse scritte che dileggiavano lo schianto di Superga, il patron bianconero era sbottato: «Le tragedie non si toccano. Mai. No agli striscioni e ai cori canaglia». Neanche due settimane dopo, la curva dei tifosi juventini si è ripetuta. Nella partita casalinga contro la Fiorentina, sugli spalti è andata in scena la gara dell’imbecillità. Da una parte i tifosi di casa hanno invocato la sterilizzazione delle donne fiorentine e subito dopo hanno apostrofato tutti i tifosi viola come ebrei. Dall’altra parte i toscani hanno risposto intonando cori che invocavano una nuova Heysel, strage nella quale morirono 39 tifosi della Juventus, schiacciati dall’avanzata degli “hooligan” inglesi poco prima dell’inizio della finale di Coppa Campioni del 1985.

Il presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, Renzo Gattegna, ha espresso la sua indignazione per quanto avvenuto domenica: «Ancora una volta la stupidità di alcune frange del tifo è tornata a palesarsi durante una partita di calcio. Gli indecenti cori antisemiti pronunciati da un gruppo di tifosi della Juventus nel corso dell’incontro casalingo con la Fiorentina, sono la triste conferma di quanto ancora resti da fare per sradicare odio e pregiudizio dove dovrebbero invece albergare valori di lealtà e passione agonistica». E ancora: «L’auspicio è che possano essere al più presto presi i provvedimenti più opportuni e che i responsabili di queste azioni siano messi in condizione di non poter frequentare le curve degli stadi per lungo tempo. Spero, inoltre, che la giustizia sportiva faccia il suo corso, senza sconti».

Dalla Lega Calcio, ancora, non è arrivata alcuna reazione ufficiale. Ma la curva juventina rischia una lunga squalifica. Per i cori di discriminazione territoriale intonati nella gara casalinga contro il Napoli, la curva della Roma ha subito due turni di squalifica. Se il metro di giudizio sarà lo stesso, la squadra di Conte dovrà prepararsi a giocare di fronte a un pubblico meno numeroso.

Intanto la Procura federale continua a indagare mentre Mariella Scirea, vedova di Gaetano, ha tuonato: «Se continua così, potrei chiedere di cambiare nome alla curva intitolata a mio marito».

Valerio Dardanelli

Valerio Dardanelli

Classe 1988, romano, appassionato di cinema da sempre, ha assecondato questo interesse laureandosi alla Lumsa in Scienze della Comunicazione con una tesi incentrata sull’evoluzione etica del genere western dalle origini a oggi, ripercorrendone le tappe più significative fino all’attuale declino. Ha collaborato con vari siti e riviste d’informazione sportiva e cinematografica. Con la sua Canon in spalla ha seguito diverse edizioni degli Internazionali di tennis, il suo secondo amore.