epa08169308 (FILE) - Los Angeles Lakers player Kobe Bryant (R) takes a shot against Oklahoma City Thunder player Kevin Martin (L) in the first half of their basketball game at Chesapeake Energy Arena in Oklahoma City, Oklahoma USA, 07 December 2012 (re-issued 278 January 2020). Kobe Bryant died in a helicopter crash in Calabasas, California, USA on 26 January 2020. EPA/LARRY W. SMITH SHUTTERSTOCK OUT *** Local Caption *** 50626806

Kobe Bryant nel logo NbaLa proposta dei tifosiper ricordare il campione

Proseguono le indagini sull'incidente È lutto in tutto il mondo

Kobe Bryant nel logo dell’Nba. È questa la proposta dei tifosi al centro della petizione in corso sul sito Change.org, lanciata a poche ore dalla tragedia che lo scorso 26 gennaio ha causato la morte del campione, della figlia e di altre sette persone. Sono già oltre un milione e mezzo le firme raccolte per rendere omaggio alla stella del basket.

L’attuale logo della lega professionistica americana, disegnato da Alan Siegel e adottato dal 1971, rappresenta la sagoma di un altro grande giocatore dei Lakers, Jerry West, che ha ora 81 anni. Nick M, l’utente che ha avviato l’iniziativa, ha commentato: “Spero con il nostro sforzo che il nostro sogno diventi realtà e che vedremo Kobe Bryant inciso nel logo Nba. Continuiamo a diffondere questa petizione”.

Un murales vicino allo Staples Center (stadio del Lakers) che ricorda Kobe Bryant, a Los Angeles, California. EPA/ETIENNE LAURENT

Intanto proseguono le indagini per accertare le cause dello schianto. L’inchiesta è nelle mani dell’agenzia per l’aviazione civile con il supporto dell’Fbi, i quali fanno sapere che ci vorrà molto tempo. Certo è che le condizioni climatiche, la nebbia in particolare, hanno giocato il loro ruolo nell’incidente. Tutti gli apparecchi pubblici erano infatti fermi quando l’elicottero di Bryant è decollato, con un permesso speciale della torre di controllo dell’aeroporto John Wayne di Orange County che richiedeva uno stato di allerta nel volo a bassa quota. Le comunicazioni finali del pilota dell’elicottero indicano che stava salendo di quota per evitare lo strato di nubi.

Un murales che ritrae Kobe Bryant e sua figlia Gianna. EPA/ETIENNE LAURENT

Continua il lutto in tutto il mondo. Ad esprimere il proprio cordoglio per la scomparsa di Kobe sono stati i compagni di squadra e della Nba, giocatori di tennis come Novak Djokovich e Naomi Osaka, il calciatore David Beckham, l’ex presidente degli Stati Uniti Obama e il presidente Trump. I Dallas Mavericks hanno invece deciso di ritirare la maglia numero 24 in segno di rispetto. Mentre a New York una delle fermate della metropolitana è stata rinominata Kobe Bryant Park.

Federica Pozzi

Federica Pozzi, nata a Roma il 12 febbraio 1994. Diplomata al liceo classico e laureata all’Università degli studi di Roma “La Sapienza” in Lettere moderne (laurea triennale) e in Editoria e scrittura (laurea specialistica). Appassionata di giornalismo, soprattutto di politica interna, esteri e calcio.