La forza del teatro"curativo" che resiste alla seconda ondata

Nonostante le chiusure imposte i teatri trovano nuove modalità

Il teatro deve vivere. Questo è l’assioma che fa da cornice agli eventi già realizzati o in programma nel corso di questa seconda ondata pandemica. A partire dall’ Eduardo d’annata in tv, passando per le poesie in linea telefonica e performance di artisti in strada, fino addirittura a nuovi drammaturghi inglesi in streaming. Queste si prospettano come nuove modalità del teatro contemporaneo, che rispetta i decreti imposti dalla pandemia, ma tiene stretti i propri spettatori con la forza della passione.

Così vanno in scena alcuni appuntamenti nel weekend da non perdere assolutamente.
A Roma debutta “Trend – Nuove frontiere della scena britannica” a cura di Rodolfo di Giammarco, che porta in Italia testi inglesi, coinvolgendo giovani artisti e compagnie emergenti. Da sabato 14 a lunedì 16 novembre in scena, “The early bird, l’uccellino del mattino” di Leo Butler. Sempre a Roma, sabato 14, il Teatro Biblioteca Quarticciolo propone in prima visione su Facebook “Teatro Nostra Vita”.

Questa sera invece è il turno di “Mediterraneo, le radici di un mito”, alla 44a edizione del Roma Jazz Festival. La programmazione della rassegna è infatti stata possibile grazie all’organizzazione dell’Auditorium Parco della Musica a porte chiuse, poi trasmessa rigorosamente in diretta streaming con la piattaforma Live Now.

A Torino è invece in programma per il 27 novembre il docufilm “Una terribile Repetiction”, di Leonardo Lidi, che prende il titolo dal terribile effetto déjà-vu di quanto sta accadendo e di quanto stanno vivendo gli attori impegnati in questa produzione.

A Firenze torna “Pronto, pronto, chi parla?”. Forti del successo riscosso nel primo lockdown, con i teatri chiusi tornano le consultazioni poetiche al telefono della Fondazione Teatro Della Toscana con il Théâtre de la Ville di Parigi. Sei attori italiani, in veste di medici, hanno offerto ogni giorno un “consulto” a chiunque lo desideri. Dopo una breve “anamnesi”, l’attore-medico reciterà una poesia che si addica allo stato d’animo del “paziente”: una vera e propria “cura per l’anima”.

Enrico Scoccimarro

Laureato in Scienze politiche e sociali a Torino con una tesi sulla violenza di genere, frequento il master in giornalismo LUMSA dal 2020. Amo osservare le realtà che mi circondano e capirne il significato. Ho trattato nei miei articoli questioni di genere, antisessismo in generale e sport. Le mie passioni più grandi sono la cultura greca, il calcio e la cucina.