La Lewinsky rivela nuovi particolari della sua relazione con Clinton: “Ho pensato al suicidio”

Monica Lewinsky

Monica Lewinsky interrompe 15 anni di silenzio, con una lettera a Vanity Fair, in cui aggiunge particolari nuovi allo scandalo sessuale che,  nell’agosto del 1998, sconvolse la sua vita e quella  dell’allora presidente degli Stati Uniti, Bill Clinton.
Riferendosi alla candidatura di Hillary alle presidenziali del 2016, l’ex stagista della Casa Bianca, oggi 40enne con una laurea in psicologia, afferma: “Sino ad ora sono stata “timida” per non diventare un problema per la sua campagna elettorale. Ma non è giusto tenere la mia vita sospesa per altri 8 o 10 anni”. Aggiunge inoltre di essersi sentita umiliata e di aver pensato più volte al suicidio. “L’amministrazione Clinton, i politici di tutti i partiti e i media sono stati capaci di marchiarmi a vita”. Sorge spontanea una domanda: come mai la Lewinsky parla proprio adesso dopo un così lungo silenzio?”.  Monica ci spiega: “È tempo di seppelire il vestito blu e di dare un senso al mio passato per riprendere in mano il mio futuro”.
Le dichiarazioni dell’ ex stagista si spingono oltre e sono in risposta all’accusa di allora della sua “rivale”, Hillary Clinton, di essere una persona squilibrata: “Altro che pazza, tra me e Bill c’era una vera relazione”. Nella sua lettera definisce inoltre “inquietanti” le dichiarazioni dell’epoca di Hillary, rivolte a perdonare Bill dandosi la colpa  del tradimento del marito.
Conclude poi l’intervista a Vanity Fair:”Posso assicurare che nulla è più lontano dalla verità. Ho rifiutato offerte da 10 milioni di dollari per fare cose che non ritenevo giusto fare”.

Stefania Fava

Stefania Fava

Nata a Roma il 2 aprile del 1981. Dopo aver frequentato il liceo classico si è laureata in Giurisprudenza alla Lumsa con una tesi in diritto dell'Unione Europea dal titolo:“Politica commerciale comunitaria”. Ha iniziato il suo percorso lavorativo facendo pratica per uno studio legale ma subito ha capito che quella non era la sua strada. Dalla sua immensa passione per la carta stampata si è resa conto che solo quello sarebbe stato il lavoro che avrebbe potuto fare. Il lavoro della sua vita.