La rabbia di Venditti a Centro Suono Sport: «via il mio inno, non è più la mia Roma»

Un vero e proprio sfogo quello di Antonello Venditti ieri quando è intervenuto durante una trasmissione a Centro Suono Sport. Il cantautore romano è intenzionato a rimuovere e sostituire l’inno “Grazie Roma” della società giallorossa. «Sinceramente l’inno della Roma mi piacerebbe se lo togliessero, perché non lo trovo più identificativo della squadra che conoscevo io»- ha dichiarato deluso Antonello. Parole che hanno suscitato l’ira dei tifosi, che hanno inondato la redazione di fax ed e-mail esprimendo i loro pareri e motivando la scelta dell’inno della squadra del cuore con un referendum praticamente a senso unico.

Un inno storico. Nata nel1983, in onore del secondo scudetto della Roma e inserito nel cd “Circo Massimo, “Grazie Roma” è ormai da 30 anni la “bandiera” della squadra giallorossa. L’inno, comunque, non lo può togliere formalmente il cantautore romano, ma la società. «E’ chiaro che non posso certo toglierlo io l’inno della Roma. Ho solo detto che se gli americani dovessero prendere questa decisione l’inno resterà comunque nel cuore della gente». In serata sul suo profilo Facebook, rivolgendosi alla tifoseria, precisa: «La mia voleva essere una forte provocazione per spronare il presidente e i dirigenti a riportare l’As Roma alla nostra cultura».

Insoddisfazione per la gestione americana. Dopo la dinastia Sensi l’As Roma dal 2012 è passata alla gestione americana prima con Thomas De Benedetto e poi con James Pallotta. Molti tifosi questa fase di transizione non l’hanno gradita, ma la passione non è mai finita perché quando gioca “La Maggica” ogni domenica l’Olimpico è sempre pieno. Con la gestione americana però l’As Roma non sta passando certo un buon momento. Due anni senza vincere nulla e senza qualificarsi per una delle due coppe europee. Prima della serata di ieri, Venditti ha parlato del periodo di crisi che la squadra sta attraversando e di come la società attraverso il nuovo modo di approcciarsi al calcio stia privando i tifosi dello spirito d’identità che di solito li lega alla squadra. Il cantautore ha spiegato così la sua amarezza: «Oggi ci troviamo peggio del primo anno quando eravamo preoccupati di una squadra che non entrava nemmeno in Europa League. Oltre al risultato sul campo, il senso di romanità non c’è più»

La presa di posizione di Venditti non poteva lasciare certo indifferenti alcuni tifosi come Claudio Amendola: «Mi sento orfano della Roma, di quella sera, di quella nostra». Intanto su facebook alla pagina dell’As Roma già si parla di cercare un nuovo inno. Tutti i tifosi sembrano di aver deciso per “Che c’è” , sempre di Antonello Venditti.

di Marco Stiletti