Checkpoint dell'esercito pakistano al confine con l'Iran | Foto Ansa

L'Iran attacca il PakistanLa Cina chiede moderazione25mila morti dal 7 ottobre

Arrivati medicinali per ostaggi di Hamas Raid israeliani a Khan Younis

ISLAMABAD – Dopo Siria e Iraq, l’Iran colpisce anche il Pakistan. Nella giornata di ieri, 16 gennaio, si sono verificati alcuni attacchi aerei da parte di Teheran, che hanno provocato la morte di due bambini e ferito tre persone. Gli attacchi sono stati definiti “illegali” da Islamabad. L’offensiva ha suscitato le ire del ministro degli Esteri pakistano, che ha convocato il rappresentante della Repubblica islamica per protestare contro “una violazione ingiustificata del suo spazio aereo”. “Questa violazione della sovranità del Pakistan è totalmente inaccettabile e può avere gravi conseguenze”, ha poi aggiunto. Non è stato specificato dove è avvenuto l’attacco iraniano, ma sui social media pakistani si parla di diverse esplosioni nella provincia del Belucistan, dove i due Paesi condividono un confine di quasi mille chilometri. Sull’episodio è intervenuta anche la Cina, che chiede alle parti “moderazione” per evitare un’escalation.

Arrivato in Egitto un aereo con medicinali e cibo

Intanto nella Striscia di Gaza ci sono importanti novità sul fronte umanitario. Un aereo con medicinali, cibo e coperte destinati agli ostaggi israeliani nelle mani di Hamas è arrivato all’aeroporto egiziano di Al-Arish. Frutto di un accordo raggiunto tra Israele e l’organizzazione terroristica, grazie alla mediazione del Qatar e della Francia. Il carico di aiuti sarà affidato all’associazione Mezzaluna Rossa, che li trasporterà al valico di Rafah e da lì nella Striscia.

Raid israeliani a Khan Younis, 13 morti

La guerra, però, prosegue senza sosta. Ieri sera le forze israeliane hanno bombardato la città di Khan Younis, nel sud della Striscia, provocando la morte di 13 persone, come riferito dall’agenzia di stampa palestinese Wafa. I raid hanno colpito edifici residenziali nei quartieri Al-Nasmawi, Batn Al-Sameen e New Abasan, nonché le zone adiacenti agli ospedali Nasser e Al-Amal. Il bilancio delle ultime 24 ore, comunicato dal ministero della Salute palestinese, parla di 158 morti. Tragico quello che risale invece al 7 ottobre scorso, giorno in cui è iniziato il conflitto: quasi 25mila persone uccise.

Antonino Casadonte

Mi chiamo Antonino Casadonte e vengo da Palmi, in provincia di Reggio Calabria. Ho conseguito la Laurea Magistrale in Lingue, Letterature comparate e Traduzione interculturale all'Università di Perugia. Oltre ad essere un esperto di lingue, letterature e culture, sono un grande appassionato di giornalismo e di calcio. Per questo motivo, nel futuro sogno di coniugare le mie due passioni e di diventare giornalista sportivo.