"L'Ue fornirà la massimaflessibilità e liquiditàper risollevare l'economia"

Le dichiarazioni di Arianna Podestà portavoce della Commissione europea

«L’Unione europea continua a lavorare al fianco di tutti gli Stati membri per risollevare l’economia dopo l’esplosione dell’emergenza Coronavirus. Il mercato unico è la nostra migliore risorsa per affrontare questa crisi». A parlare è la portavoce della Commissione europea per la Concorrenza, Arianna Podestà, che ha risposto alle nostre domande in merito all’inchiesta di Lumsanews su nazionalizzazioni e aiuti di Stato.

Dopo i gravi effetti economici causati dall’emergenza Covid-19, qual è la posizione dell’Unione europea su nazionalizzazioni e aiuti di Stato?
«La Commissione è neutrale per quanto riguarda la proprietà delle società e non opera discriminazioni tra pubblico e privato. Le norme dell’Ue in materia di aiuti di Stato consentono ai Paesi membri di sostenere le imprese colpite dall’epidemia. Nel contesto della risposta economica dopo la diffusione del Covid, la Commissione ha adottato il 19 marzo il Temporary framework, che consente agli Stati membri di utilizzare la piena flessibilità per sostenere l’economia in questi tempi difficili e mira a garantire la disponibilità di liquidità sufficiente per le imprese. Dall’8 maggio, gli Stati possono inoltre fornire ricapitalizzazioni e debito subordinato alle società bisognose, ma anche rinviare le tasse o sovvenzionare il lavoro a breve termine in tutti i settori e concedere un risarcimento alle società per i danni subiti a causa dall’epidemia».

La Germania può garantire quasi la metà degli aiuti di Stato ammessi dalla Commissione (il 47% di 2.130 miliardi di euro totali): questo squilibrio non rischia di falsare il mercato dell’Unione, creando una supremazia di alcune aziende su altre? Gli Stati che spendono meno hanno chiesto qualche modifica?
«Tutti gli aiuti di Stato finora approvati sono stati proporzionati per il sostegno delle imprese europee. Allo stesso tempo, vi sono enormi differenze nell’ammontare degli aiuti concessi dagli Stati grazie al loro spazio fiscale, nonché per la rispettiva dimensione delle loro economie. È necessaria una risposta europea forte per evitare un’ulteriore frammentazione del mercato interno. Va ricordato, comunque, che l’interconnessione dell’economia europea ha una ricaduta positiva sugli altri Paesi dell’Unione».

Nel nostro Paese si è discusso molto del finanziamento concesso ad Alitalia e intanto Ryanair contesta gli aiuti per le altre compagnie europee, minacciando un ricorso.
«La Commissione è pienamente consapevole della difficile situazione che il settore dell’aviazione deve affrontare a causa dell’epidemia. È molto importante che aeroporti, compagnie aeree e operatori di assistenza a terra abbiano accesso al supporto necessario, in particolare per proteggere i loro numerosi dipendenti in questi tempi difficili e ristabilire la connettività essenziale alla fine della crisi».

Andrea Murgia

Nato a Palermo l’8 aprile 1993, ho una laurea triennale in Scienze della Comunicazione e adesso ho iniziato il Master biennale in Giornalismo alla Lumsa. Amo lo sport, in particolare calcio e motori, e la musica rock e metal.