Il mercato elettrico dell’Unione Europea assume una forma definitiva. I legislatori europei hanno raggiunto questa mattina un’intesa sulla riforma del settore, trovando un accordo sul pacchetto finale.
Al centro del patto il compromesso su un fattore chiave: la data di eliminazione dei sussidi al carbone. La riforma ha infatti introdotto un nuovo standard standard emissivo per le centrali fossili che parteciperanno al “capacity market”: è previsto infatti un limite di 550g di C02 per kWh sugli impianti emergenti. Questo limite sarà applicato anche agli impianti vecchi a partire dal primo luglio del 2025.
Per i consumatori l’accordo raggiunto è un risultato positivo. Secondo Beuc i vantaggi principali si avranno sulla semplificazione delle bollette. Critiche da parte di Greenpeace, secondo cui si poteva fare di più per limitare la discrezionalità dei Paesi sui “meccanismi di capacità”.