WASHINGTON – Sembra distopia e invece è realtà. L’arena di Washington si trasforma in un palcoscenico che sembra rievocare gli Hunger Games, la famosa saga di romanzi di Suzanne Collins, poi adattata in una serie di film di successo, ambientata in una nazione post-apocalittica. Giovani atleti, provenienti da tutta la contea, parteciperanno ai “Patriot Games”, una competizione giovanile della durata di quattro giorni promossa dal presidente americano Donald Trump per celebrare il 250° anniversario degli Stati Uniti.
Oltre alla competizione giovanile anche un incontro Ufc
Faranno parte della gara diversi giovani atleti del Paese, precisamente un uomo e una donna di ciascuno Stato. Donald Trump ha da tempo pubblicizzato il suo desiderio di dare forma alle celebrazioni del 250° anniversario. Tra le idee del presidente, anche quella di un incontro Ufc (Ultimate Fighting Championship) sul South Lawn che, tra l’altro, avrà luogo nel giorno del suo compleanno, il 14 giugno. “Nel Giorno della Bandiera, avremo un evento Ufc unico nel suo genere qui alla Casa Bianca. Ci saranno i più grandi campioni di lotta del mondo, tutti impegnati a combattere la stessa sera. Il grande Dana White sarà il presentatore e sarà qualcosa di speciale”, ha detto Trump.
Trump: “Pronti per la costruzione dell’arco a Washington”
Il presidente ha rivelato i piani per i Patriot Games in un annuncio video di Freedom 250, lanciato giovedì. Si tratta di un’organizzazione nazionale apartitica che guida le celebrazioni dell’amministrazione per l’anniversario della nascita dell’America. A guidare l’organizzazione dell’evento, il segretario alla Salute e ai Servizi Umani Robert F. Kennedy. Oltre alla competizione sportiva, il presidente Trump ha anche confermato la costruzione di un nuovo monumento ad arco nella capitale”, ha detto Trump.
Le critiche da sinistra
L’iniziativa del presidente è stata derisa dai democratici, che hanno paragonato i giochi ai nuovi Hunger Games, un romanzo distopico e popolare saga cinematografica in cui bambini sono costretti a combattere fino alla morte in arene televisive.


