Italian singer Marco Masini performs on stage at the Ariston theatre during the 70th Sanremo Italian Song Festival, Sanremo, Italy, 04 February 2020. The festival runs from 04 to 08 February. ANSA/ETTORE FERRARI

Masini ritorna a Sanremo"Voglio imparare dai giovania loro servono nuovi ideali"

Partecipa al Festival per la nona volta "Oggi un altro 'Vaffanculo' non serve"

Non è un Sanremo qualunque, questo, per Marco Masini. Si tratta di un regalo che si è concesso per i trent’anni di carriera, in una serie di festeggiamenti che partono da qui e arriveranno fino a un concerto, a settembre, all’Arena di Verona. “Un sogno – dice subito – che si realizza”.

Ma cos’è cambiato, in lui, dal 1990 a oggi? “Tutto ciò che mi è capitato nel frattempo mi ha dato coraggio. Per quanto riguarda la musica, sono cambiati i parametri di ascolto e scrittura. Ecco: io sono qua, nel 2020, per imparare dai giovani”.

E “Vaffanculo” oggi come la riscriverebbe? “Scriverei piuttosto una canzone di pace. Ai giovani, un altro ‘vaffanculo’ non serve. I giovani hanno bisogno di nuovo di ideali, di politici veri, non di marketing. Ma sono comunque orgoglioso di ciò che ho fatto negli anni Novanta: ho raccontato lo smarrimento di quella generazione”.

Ma come ha visto i giovani di questo Festival? “Bene, perché non prendono con sufficienza questo palco. C’è tensione, in loro come in me. Ed è bello così”.

Trent’anni di carriera, intanto, conditi da nove partecipazioni a Sanremo. “Il più importante rimane quello del 2004, dove cantai della paternità e anche a livello di apprezzamenti andò molto bene”.

Giovedì Masini canterà come cover “Vacanze romane”, dei Matia Bazar, insieme ad Arisa. “Mia madre se ne innamorò nel 1983, ma poco dopo morì. E Arisa ha una voce perfetta per questo pezzo”. Nel frattempo, martedì ha presentato il suo inedito, “Il confronto”: “Un pezzo liberatorio, una sorta di bilancio della mia vita”.