Mattarella in visita a Podgorica: “Accogliere presto il Montenegro in Europa”

FotoIl Montenegro deve entrare nella Nato e nell’Unione europea. Termina con questo auspicio la visita di Sergio Mattarella nei Balcani: la giovane repubblica sull’altra sponda adriatica deve entrare sia nel Patto atlantico, entro un anno, sia nelle istituzioni comunitarie nel più breve tempo possibile. “Questo paese – ha spiegato il presidente dopo la visita con il suo omologo montenegrino Filip Vujanovic –  riveste una posizione strategica, ci è amico, è pronto per questo ingresso e confidiamo che avvenga davvero molto, molto presto, con immediatezza”. Discorso analogo per l’Unione europea: nel palazzo presidenziale di Cettigne, città che fu la capitale del regno fino alla prima guerra mondiale, il capo dello Stato ha ricordato che sono aperti diciotto capitoli di negoziato, due dei quali già conclusi. “L’Unione europea si completerà davvero – ha aggiunto Mattarella – con l’integrazione dell’area balcanica”.
Il processo di adesione del Montenegro deve essere in ogni caso compatibile con la necessità di mantenere buoni rapporti con la Russia, nazione che ha avuto un ruolo fondamentale nel cammino di indipendenza ottenuta solo nel 2006. Ne è convinto il premier Milo Dukanovic, che ieri ha accolto l’inquilino del Colle nella capitale Podgorica e ha ribadito la volontà di andare avanti con il percorso di riforme per l’ingresso in Europa. “Siamo legati a Mosca – ha affermato – da secolari rapporti di amicizia ma anche noi abbiamo i nostri interessi e abbiamo scelto i valori dell’Ue e della Nato: non contro qualcuno ma per noi stessi”.
Il tour balcanico di Mattarella si era aperto lunedì con la visita a Belgrado. Oltre al presidente della Repubblica Tomislav Nikolic e al premier Aleksandar Vucic, il capo dello Stato ha anche visitato l’Assemblea nazionale serba riunita in sessione plenaria. “È un onore – ha detto Mattarella ai membri del Parlamento – essere il primo presidente della Repubblica italiana a intervenire di fronte a questa Assemblea Nazionale dal giorno dell’indipendenza”. Anche nel corso dei vertici con le autorità serbe, l’occasione è servita per tornare sulla necessità di completare il processo di integrazione europea con l’accoglimento dei paesi dell’area balcanica.

Roberto Rotunno

Roberto Maria Rotunno

Nato a Conversano (BA) nel 1989. Dopo alcune collaborazioni con giornali locali, nel 2009 è diventato giornalista pubblicista. Si è laureato a Bari in Scienze dei Servizi giuridici, con una tesi in Diritto Internazionale sulla giurisprudenza della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo in tema di diritto di cronaca, in particolare giudiziaria. A febbraio 2011, poco dopo aver terminato lo stage al Corriere del Mezzogiorno di Bari, ha iniziato a collaborare con ilfattoquotidiano.it