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HomeCronaca Milano, cinque arresti nel corteo per Gaza. Maranza protagonisti degli scontri

Milano, cinque arresti
negli scontri per Gaza
Tra loro due diciassettenni

Si cercano centinaia di manifestanti

I maranza si scontrano con la polizia

di Elisa Ortuso23 Settembre 2025
23 Settembre 2025
Manifestazione per Gaza a Milano

Manifestante durante gli scontri a Milano | Foto Ansa

MILANO – Due ragazze, un giovane intorno ai vent’anni e due diciassettenni. Sono le cinque persone arrestate a Milano dopo i violenti scontri di lunedì 22 settembre in occasione della manifestazione per Gaza, andata in scena in 75 città italiane. Scattate due denunce per altre due soggetti coinvolti negli scontri alla Stazione Centrale, mentre un’ottava persona è stata portata in questura per essere identificata.

Cosa succede agli arrestati 

Le ragazze sono accusate di resistenza aggravata e per loro è stata predisposta nella giornata di oggi, 23 settembre, l’udienza per direttissima in Tribunale a Milano. Per il ventenne, invece, un’udienza davanti al gip prima di decidere sul suo futuro. Il ragazzo, che al momento si trova in carcere, è stato arrestato con le accuse di resistenza aggravata e lesioni, con la nuova aggravante introdotta dal decreto sicurezza, in quanto commesse ai danni di un rappresentante delle forze dell’ordine. Sulla posizione dei due minorenni indagati procede la Procura per i minori. 

Al momento le accuse di danneggiamenti aggravati non sono state contestate nei provvedimenti portati di fronte ai giudici. Bisognerà attendere l’analisi dei filmati per attribuire le precise responsabilità delle cose danneggiate e identificare le centinaia di manifestanti che hanno dato il via alla guerriglia in città. 

L’identikit dei nuovi manifestanti

Guerriglia che trova il suo culmine nella Stazione Centrale, dove sul fronte dei manifestanti Propal compaiono i cosiddetti “maranza”, italiani, stranieri, ragazzi di seconda o terza generazione, provenienti dai quartieri di periferia del capoluogo lombardo. Sbucano da ogni parte, agiscono alla rinfusa, da soli o in piccoli gruppi, senza coordinamento. Basta poco per far esplodere urla, animate da frasi perlopiù in arabo,  e sassate. Gli scontri impegnano i poliziotti e i carabinieri per ore poi improvvisamente spariscono. Insomma, non i soliti anarchici che si trovano coinvolti in queste tipo di azioni durante le manifestazioni ma volti nuovi, come racconta il Corriere della Sera. 

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