HomeCronaca Ordigno esploso nel milanese: tre arresti per estorsione dopo l’attentato a un operaio

Ordigno esploso nel milanese
Tre arresti per estorsione
dopo attentato a un operaio

C'è l'aggravante del metodo mafioso

i responsabili legati a pregiudicati

di Siria Guerrieri29 Novembre 2017
29 Novembre 2017

La Direzione Distrettuale Antimafia di Milano questa mattina ha emesso tre ordini di cattura per reati di estorsione, violenza privata e usura, commessi con l’aggravante del metodo mafioso.

Il procuratore aggiunto Ilda Boccassini e il pm Paolo Storari hanno firmato i decreti di fermo al termine dell’indagine scattata in seguito all’attentato compiuto il 10 ottobre scorso, ai danni di un operaio ecuadoregno residente a Pioltello: un ordigno piazzato davanti alla porta di casa, forse destinato a uccidere. I tre arrestati sono legati a pregiudicati già in carcere per il reato di associazione mafiosa.

Secondo gli inquirenti i tre hanno progettato l’attentato come ennesimo atto di intimidazione per poter ottenere dal giovane operaio l’estorsione di una somma di denaro legata a un prestito fatto a usura.

Gli arrestati avrebbero concesso al lavoratore ecuadoregno un prestito di tremila euro, pretendendone la restituzione con interessi di 400 euro mensili, oltre a una penale di 50 euro per ogni giorno di ritardo rispetto al termine pattuito. Prima dell’attentato di ottobre la vittima era stata ripetutamente minacciata, picchiata e seviziata allo scopo di ottenere il pagamento del prestito.

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