Mondiali: stasera il Brasile apre le danze, tutti incollati ai maxi-schermi

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L’attesa è (quasi) finita e stasera il fischio d’inizio di Brasile-Croazia, ore 22 italiane, darà il via anche alle speranze dei tifosi di conquistare la Coppa del Mondo. Questo Mundial è ancora attraversato dalle proteste per i milioni di euro spesi per la costruzione di impianti all’altezza dell’evento, alcuni dei quali ancora non completamente a norma, a poche ore dalla prima partita, ma la febbre per la nazionale rimane altissima. In tutta Italia i comuni stanno procedendo all’installazione dei maxi-schermi per seguire già stasera la partita di apertura, ma soprattutto in visione del debutto degli azzurri, sabato ore 00:00, contro l’Inghilterra.
A Roma per stasera ne sono già stati piazzati tre: uno nell’area del Postepay Rock, alle Capannelle, un altro al fresco del Giardinetto Brancaleone, nel parco della riserva naturale dell’Aniene, e al Villaggio Mondiale a Ostia. Aspettando la prima partita degli azzurri, per la quale è possibile ipotizzare una moltiplicazione di maxi-schermi: nelle ultime due edizioni erano stati installati a Cinecittà (Subaugusta), a piazza Vittorio Emanuele, a piazzale Aldo Moro (di fronte all’Università), a via Ostiense (davanti agli ex Mercati Generali), a viale dei Gladiatori (di fronte allo Stadio Olimpico) e al Pontile di Ostia Lido.
Per quanto riguarda il calcio giocato, sale anche l’attesa per le scelte di mister Prandelli, incalzato dalla stampa sul ballottaggio Immobile-Balotelli, e già criticato alla convocazione dei 23 che compongono la rosa ufficiale, dopo l’esclusione di Pepito Rossi (che ci auguriamo di non dover rimpiangere). Ma la polemica pre-mondiale è spesso stata di buon auspicio per la nazionale: Bearzot giudicato non all’altezza prima della vittoria dei Mondiali dell’82, e inondato di critiche per la convocazione di Paolo Rossi, fermo da otto mesi per squalifica, poi capocannoniere del torneo; e anche la nazionale di Lippi, che vinse nel 2006 in Germania, dopo lo scandalo Calciopoli. Tutti buoni motivi per seguire il campionato del mondo, che quest’anno diventa anche hi-tech: circa la metà dei tifosi seguirà  la competizione anche attraverso lo smartphone (o in alternativa alla tv), soprattutto tra chi viaggia o lavora. Il Mondiale non se lo lascia scappare proprio nessuno.

Nicola Maria Stacchietti

Nicola Maria Stacchietti

Nato a Jesi il 12 Aprile 1987, si è laureato in Filologia Moderna alla Sapienza con 110 e lode. Ha frequentato il corso “Professione Reporter” riconosciuto dalla Provincia di Roma, propedeutico alla sua prima esperienza giornalistica con il “Corriere Laziale” dove scrive di sport da febbraio del 2013. Attualmente frequenta il Master in Giornalismo della Lumsa (riconosciuto dall’Ordine dei giornalisti).