HomeEsteri Cina, scoppiano nuove proteste a Guanzhou

Cina: nuove proteste
infiammano Guanzhou
"Stop ai lockdown"

Muore a 96 anni l’ex leader Jiang Zemin

Era salito al potere dopo Tienanmen

di Veronica Stigliani30 Novembre 2022
30 Novembre 2022

La leadership di Xi Jinping traballa. I cinesi sfidano gli agenti di polizia che tentano di mettere a tacere il dissenso della popolazione, simboleggiato dall’ormai famoso foglio bianco che copre i volti dei manifestanti. La stretta decisa ieri dalla Commissione centrale per gli Affari legali e politici del Pcc non ha scoraggiato i cittadini di Guanzhou, la città capoluogo del Guandong, dove questa notte sono scoppiati nuovi scontri con la polizia, che seguono quelli avvenuti a Shanghai nel fine settimana. Il personale di sicurezza avanza in tuta bianca per proteggersi dal virus e si ripara sotto gli scudi antisommossa dagli oggetti lanciati dalla folla. Una decina di persone è stata portata via dagli agenti.

Continuano le proteste anti-Covid

La difficoltà della dirigenza cinese non è dimostrata solo dalla determinazione dei manifestanti, insofferenti dopo quasi quattro anni di ‘tolleranza zero’ al Covid. Ma anche dalle incongruenze nel suo approccio: il governo continua a difendere le sue politiche, dispiegando migliaia di agenti in tutto il Paese. Ma il direttore del Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie, Cheng Youquan, segnala che è il momento di revocare i lockdown, e che i funzionari locali hanno sbagliato ad adottare un “approccio unico per tutti”, implementando alcune misure “in modo eccessivo” e senza ascoltare le richieste della gente. L’emergere di autocritiche e la messa in discussione della linea scelta dal Partito segnalano la portata della sfida che Xi Jinping deve affrontare sul fronte interno.

La morte dell’ex presidente

Intanto, l’ex presidente cinese Jiang Zemin è morto ieri sera all’età di 96 anni, stroncato dalla leucemia. Ricordato dalla televisione di Stato come “un leader di alto prestigio, un grande marxista, rivoluzionario proletario, statista e stratega militare”, Jiang Zemin guidò la Cina attraverso gli anni Novanta, portandola sul podio di seconda potenza mondiale. Esponente della “cricca di Shanghai”, Jiang Zemin aveva aperto all’Occidente, cercando di ricostruire i rapporti con gli Stati Uniti. Aveva preso il potere poco dopo la protesta di Piazza Tienanmen del 1989, repressa nel sangue per tacere le richieste popolari di democrazia e rappresentanza politica. È questo drammatico capitolo della storia cinese che viene ricordato in questi giorni, dopo settimane di manifestazioni contro le dure politiche anti-covid messe in atto dal Partito Comunista Cinese (Pcc). Proprio a causa della sua malattia, a metà ottobre Jiang Zemin non aveva preso parte al XX Congresso del Partito, che aveva garantito all’attuale Presidente Xi Jinping il suo terzo mandato, rendendolo il leader più longevo del Paese dopo Mao Zedong.

Ti potrebbe interessare

logo ansa
fondazione roma
Carlo Chianura
Direttore delle testate e dei laboratori
Fabio Zavattaro
Direttore scientifico
@Designed & Developed by Bedig