Il ministro dell’Interno, Gérard Collomb, presenta oggi in Consiglio dei ministri il progetto di legge sull’asilo e l’immigrazione, già contestato nei mesi scorsi da militanti per i diritti civili e Ong.
“Non bisogna soltanto accogliere, bisogna accogliere bene”, afferma il ministro in una intervista riportata dal quotidiano Le Parisien, e aggiunge: “Il progetto di legge farà convergere le nostre procedure con quelle dei nostri vicini europei. Altrimenti i migranti sceglieranno il Paese in cui è più facile essere accolti”.
Queste misure non hanno l’appoggio totale del governo. La sinistra le considera “inumane”, mentre la destra pensa che siano “inefficienti”. Secondo quanto riportato dal quotidiano Le Figarò, le misure sono di gran lunga restrittive.
Fino ad oggi, la polizia che voleva verificare l’identità degli arrestati per mancanza di documenti, poteva usare la detenzione amministrativa solo per 16 ore. D’ora in poi, avranno 24 ore per condurre le loro indagini. Questa misura mira a controllare meglio i rilasci e a prevenire la liberazione di individui pericolosi, pur considerando che il soggiorno illegale non è un crimine in Francia.
Coloro che devono lasciare il paese non avranno più 45 giorni per farlo, ma, come si legge nella proposta, il numero dei giorni è salito a 90. Questa estensione ha lo scopo di facilitare l’organizzazione delle partenze e facilitare i negoziati tra la Francia e i paesi dei cittadini con la speranza di rendere più efficaci le misure di allontanamento.
Subiranno un’accelerazione anche le domande dei richiedenti asilo. Fino ad oggi, si aveva a disposizione 120 giorni per inviare la domanda all’ufficio francese per la protezione dei rifugiati e degli apolidi (Ofpra). Poi un mese per appellare la decisione di rifiuto al Tribunale Nazionale di Asilo. Da domani, tali scadenze saranno aumentate rispettivamente a 90 e 15 giorni.
Secondo Le Monde, sono inoltre previste sanzioni penali per chiunque varcherà illegalmente il confine. I sans-papiers rischiano fino a cinque anni di carcere. Al tempo stesso, Parigi conta di agevolare la cosiddetta “immigrazione selettiva”, in particolare, per gli studenti che vogliono restare in Francia, come anche i ricongiungimenti familiari.
“Un testo di legge – scrive il quotidiano Libération – che “fornisce qualche protezione in più ma rafforza soprattutto l’arsenale per allontanare gli irregolari”. Quasi tutta l’informazione francese è concorda nell’osservare come in meno di un anno il presidente Emmanuel Macron sia passato dall'”umanità alla fermezza”.