epa07755727 (FILE) - A handout photo made available by German civil sea rescue organisation sea-eye shows the Alan Kurdi vessel, at an undisclosed location, 29 June 2019 (reissued 04 August 2019). According to Maltese Prime Minister Joseph Muscat on Twitter, Malta will take in the 40 migrants from the rescue ship until people are distributed to other EU countries. The German government and the EU Commission had agreed on the distribution of all persons to the member states. EPA/FABIAN HEINZ / SEA-EYE HANDOUT HANDOUT EDITORIAL USE ONLY/NO SALES HANDOUT EDITORIAL USE ONLY/NO SALES

Salvati cinquanta migrantia largo delle coste libicheLe Ong: "Fateci sbarcare"

Sbarco fantasma nella notte a Lampedusa Altri otto salvati dalla nave Alan Kurdi

Mentre in Italia si attende la votazione per la fiducia al nuovo governo Conte bis, nel Mar Mediterraneo continuano gli interventi delle Ong per recuperare i migranti partiti dalle coste africane.

Nella serata di ieri una nave appartenente alla Ong “Sos Mediterranee” ha tratto in salvo cinquanta migranti che si trovavano a bordo di un’imbarcazione in pericolo con un intervento durato tre ore. Adesso donne e bambini sono al sicuro a bordo della nave Ocean Viking.

È questo il primo caso di soccorso in mare di una Ong da quando in Italia si è formato il nuovo Governo; si dovrà capire adesso quale sarà la linea politica che l’Italia vorrà seguire in merito alla spinosa questione degli sbarchi. Sempre ieri sera altre 50 persone sono sbarcate a Lampedusa e hanno fatto perdere le loro tracce.

Nel frattempo a largo delle coste di Malta al momento si trova la Alan Kurdi, la nave della Ong tedesca Sea-Eye, con a bordo 8 migranti. Il portavoce della Ong Gorden Isler ha chiesto apertamente di poter sbarcare, rivolgendosi al governo maltese. Ha aggiunto che le persone a bordo dell’imbarcazione presentano segni di forte sovraccarico mentale e stress, alcuni hanno smesso di mangiare da giorni ed altri continuano a soffrire di mal di mare. Tale situazione è stata documentata tramite un rapporto medico che descrive le condizioni di ciascun migrante e sulle condizioni del mare, che sembrano peggiorare. Al momento il governo maltese mantiene la linea del blocco contro lo sbarco e la Sea Eye ha presentato ricorso al tribunale maltese, minacciando ulteriori azioni legali.

Intanto Cecilia Strada, ex presidente di Emergency, ritiene vergognoso il comportamento di Malta e Italia, affermando che “la discontinuità si segna in vari modi non solo non fermando le navi in arrivo ma anche contribuendo allo sbarco dei migranti”.

Giuseppe Galletta

Nato a Messina il 2 Giugno 1988. Dopo la maturità scientifica conclude gli studi presso l’Università di Messina conseguendo la laurea in Giurisprudenza arricchita dalla frequentazione della Scuola di Specializzazione per le professioni legali. Nel 2018 entra a far parte del Master di Giornalismo presso l’Università Lumsa di Roma.