È ricominciata la stagione delle stelle NBA 2016-17, la prima senza Kobe Bryant, con tre gare d’apertura che hanno visto come protagonisti gli Spurs, i campioni uscenti Cavaliers e i Golden State Warriors. Quest’ultimi sono stati i più chiacchierati dell’estate dopo aver perso le finals per il titolo a gara7 contro Cleveland: hanno acquistato Kevin Durant, in uscita da Oklahoma City, tra i giocatori più forti al mondo, completando un roster che era già fortissimo. Non sono però bastati ai Warriors i 27 punti di Durant e i 26 di Stephen Curry per portare a casa la vittoria contro gli Spurs, che vincono 129 a 100. Lo scorso anno Golden State non ha mai perso di 25 punti e prima di perdere una gara ne ha vinte 36 di fila. Stanotte invece ha perso di 29.
Altra storia per i Cleveland Cavaliers di Lebron James, che in una Quicken Loans Arena in festa per la consegna del primo anello nella storia del loro Team, vincono contro i nuovi New York Knicks. James riparte con una tripla doppia da 19 punti, 11 rimbalzi e 14 assist.
Ma chi può inserirsi, oltre a Cleveland, Golden State e San Antonio, nei duelli di vertice? Oklahoma City, come scritto in precedenza, ha perso Durant, ma ha tenuto Westbrook e dà una chance importante a Victor Oladipo. Continuano a piacere i Los Angeles Clippers, sempre a Ovest, i Minnesota Timberwolves e Utah, che ha fatto un eccellente mercato, tuttavia non sufficiente per vincere la prima contro i Portland Trail Blazers (113 a 104 il finale).
All’Est, nel regno dei Cavs, si attende prima di tutto la conferma di Toronto, oltre ai Boston Celtics, sulla strada per tornare grandi.
Si preannuncia una stagione come sempre avvincente e piena di emozioni, che non farà rimpiangere ai fans gli addii importanti e leggendari del già citato Blakmamba, di Tim Dunkan e di Kevin Garnett.
Opening night NBA
Spurs battono Warriors
Cleveland supera New York
26 Ottobre 201632