ansa - papa - Pope Francis looks on as he arrives to lead the weekly General Audience in St. Peter's square, Vatican City, 10 April 2013. ANSA/ETTORE FERRARI

Papa Francesco ai fedeli"L'amore è l'antidotoalla schiavitù dell'ego"

Il Pontefice parla all'udienza generale "Coraggioso chi decide oggi di sposarsi"

“C’è una schiavitù che incatena più di una prigione, più di una crisi di panico, più di un’imposizione di qualsiasi genere: la schiavitù del proprio ego”. Papa Francesco apre così l’udienza generale del mercoledì, oggi dedicata al terzo comandamento, quello del giorno del riposo. “L’ego – ha proseguito – può diventare un aguzzino che tortura l’uomo ovunque sia e gli procura la più profonda oppressione, quella che si chiama ‘peccato’. Che non è banale violazione di un codice, ma fallimento dell’esistenza e condizione di schiavi”. Secondo il Pontefice, quello che più allontana l’uomo dagli altri è proprio l’egocentrismo profondo, capace di “scavare un solco con il prossimo”. Questo vizio comune, secondo il Papa, è capace di rendere l’uomo incapace di amare e privo della propria libertà. Può un uomo recluso, che sia in carcere o tormentato da ostacoli interiori, essere libero? “Pensiamo, ad esempio, a San Massimiliano Kolbe, o al Cardinale Van Thuan, che trasformarono delle oscure oppressioni in luoghi di luce. La vera libertà non è solo la possibilità di scelta. Poter fare ciò che si desidera non basta per essere veramente liberi, e nemmeno felici. La vera libertà è molto di più.”

Proprio la libertà espressa dal Pontefice, secondo Stefano Biancu, professore associato di filosofia morale all’Università Lumsa, è il nodo fondamentale del nostro tempo. “Ne siamo tutti assettati, ma anche sempre in fuga da essa, perché ci spaventa. Libertà non è indifferenza, tiepidezza, e neppure assenza di vincoli e legami. Ma è capacità di volere, di scegliere, impegnando se stessi, a rischio di sé”, ha commentato il docente.

La chiave per spezzare l’ego e la conseguente manca di libertà è, secondo Francesco, l’amore. “L’amore vero è la vera libertà: distacca dal possesso, ricostruisce le relazioni, sa accogliere e valorizzare il prossimo, trasforma in dono gioioso ogni fatica e rende capaci di comunione. L’amore rende liberi anche in carcere, anche se deboli e limitati.”

Biancu ritrova nelle parole del Pontefice l’intenzione di metterci in guardia dall’ego.  “Rispetto a questa figura di libertà, più ampia e più rispettosa della nostra umanità, uno dei nemici rispetto ai quali il Papa mette in guardia è l’ego, ovvero la preoccupazione continua e ossessiva di sé stessi, il ripiegamento su se stessi. Tutto questo però toglie vita e libertà. Portare da soli il peso di sé stessi diventa infatti un esercizio faticoso e invivibile. Libertà è capacità di fidarsi e affidarsi, capacità di uscire da sé stessi, di assumersi la responsabilità di un altro”.
ll Papa ha concluso l’udienza affrontando il tema dell’unione e il senso di responsabilità rivolgendosi ai novelli sposi, che “sono i coraggiosi, perché in questo tempo ci vuole coraggio per sposarsi”.

Giulia Torlone

Aquilana di nascita, si è laureata in Italianistica e vive a Firenze. Ha lavorato nel settore della cooperazione internazionale occupandosi di ufficio stampa. Redattrice su temi di diritto alla cittadinanza e giustizia sociale, ha concentrato il suo lavoro sui Paesi del bacino del Mediterraneo.