Papa Francesco s’insedia: è il vescovo di Roma
Bergoglio inaugura piazza Giovanni Paolo II

Una piazza San Giovanni strapiena ha accolto ieri Papa Francesco in occasione della cerimonia di insediamento come vescovo di Roma. “Con gioia celebro per la prima volta l’Eucarestia in questa Basilica Lateranense”. Sono state queste le parole con le quali Papa Bergoglio si è rivolto ai fedeli presenti alla celebrazione, che hanno riempito gli spazi attorno alla Basilica e lungo il percorso che, secondo una tradizione secolare, vede l’arrivo del Pontefice sul colle Celio. Tanti i saluti e i baci ai bambini prima della Messa fuori e dentro la Basilica, dove il Papa si è preso un bel po’ di tempo  per salutare, uno ad uno, le persone disabili presenti.
Un Padre paziente che ci ama. “La pazienza, la misericordia e la tenerezza di Dio devono essere motivo della nostra speranza, perché sono il frutto del suo immenso amore per noi”. E’ il cuore dell’omelia di Papa Francesco dai toni intimi che arrivano dritti al cuore. “Per Dio non siamo numeri, siamo importanti, anzi siamo quanto di più importante Egli abbia anche se peccatori”. Così il Papa è tornato a parlare della figura di Dio come “un padre paziente con noi perché ci ama – ha aggiunto Bergoglio – Dio ci aspetta sempre, non si stanca”. E poi Papa Francesco confida: “Anch’io ho visto la pazienza di Dio”.
Poco prima della celebrazione, arrivato a bordo della jeep bianca, tra l’entusiasmo della gente che lo attendeva, il Papa, aiutato dal sindaco di Roma, Gianni Alemanno, ha scoperto e benedetto la targa che intitola la piazza antistante al vicariato di Roma a Giovanni Paolo II. Il Papa argentino lo aveva già citato nella mattinata per la Festadella Divina Misericordia, che si celebrava proprio ieri. Si tratta di una ricorrenza voluta proprio da Wojtila, in occasione della prima domenica dopo Pasqua. Sulla targa, accanto al nome del Papa polacco, manca il titolo di “beato”, qualche fedele è rimasto deluso ma è possibile che sia una scelta voluta in attesa, probabilmente, della santificazione.
Quella di San Giovanni non è stata una semplice Messa. Nella Basilica di San Giovanni c’è infatti la cattedra episcopale di Roma e la prima visita del Papa in questa chiesa segna l’insediamento formale, inaugurando ufficialmente il rapporto tra la diocesi e il suo pastore. Per manifestare l’obbedienza, oltre all’omaggio del cardinale Vicario, Agostino Vallini, sono stati chiamati a salire sull’altare rappresentanti del clero, dei diaconi, dei frati, delle suore e anche una coppia di sposi con i quattro figli e due ragazzi della pastorale giovanile, come simbolo del legame del popolo laico con il vescovo. Ad accogliere il Papa anche le autorità: oltre al sindaco, il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, il ministro Andrea Riccardi e l’ex segretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta.
Dopo la solenne Messa di insediamento, il Papa si è affacciato dalla Loggia della Basilica Lateranense. Non accadeva da 35 anni, dalla domenica (12 novembre 1978) giorno in cui il beato Giovanni Paolo II prese possesso della Chiesa cattedrale di Roma.
Gli appuntamenti del Papa. “Che il Pontefice si senta innanzitutto vescovo di Roma lo ha piu’ volte detto e dimostrato”. Lo ha sottolineato il cardinale vicario Agostino Vallini in un’intervista di alcuni giorni fa all’Osservatore Romano. Così il fitto calendario di appuntamenti del Pontefice si arricchisce con il giro della parrocchie romane, una consuetudine iniziata da Paolo VI, il cui inizio è fissato per domenica 26 maggio, nella chiesa dei santi Elisabetta e Zaccaria a Prima Porta. Intanto oggi riprendono le visite “ad limina apostolorum” che i vescovi di tutto il mondo compiono a rotazione per discutere in Vaticano dei problemi delle Chiese locali. Gli incontri si erano interrotti dopo l’annuncio delle dimissioni di Ratzinger e ora ripartiranno dai presuli toscani. Domenica prossima alle 17,30 Francesco celebrerà nella basilica di San Paolo fuori le mura. Il 21 aprile ordinerà nuovi sacerdoti in San Pietro. Il mese di maggio, dedicato al culto della Madonna, lo aprirà sabato 4 con la recita del Rosario in Santa Maria Maggiore e poi lo riserverà ad alcuni incontri. Il 12 maggio, in piazza San Pietro, Papa Francesco proclamerà i primi santi del suo pontificato: saranno i martiri di Otranto e le religiose sudamericane Laura di Santa Caterina da Siena e Maria Guadalupe García Zavala.

Alessandro Filippelli