HomeEsteri Francesco: “Vietare l’utero in affitto, rispettare la vita”

Papa Francesco
"Vietare l'utero in affitto
per il rispetto della vita"

L'incontro con il Corpo diplomatico

"Antisemitismo piaga della società"

di Raffaele Rossi08 Gennaio 2024
08 Gennaio 2024
Papa Francesco durante un'udienza generale in Vaticano | Foto Ansa

CITTÀ DEL VATICANO – “La via della pace esige il rispetto della vita, di ogni vita umana, a partire da quella del nascituro nel grembo della madre, che non può essere soppressa, né diventare oggetto di mercimonio”. Durante l’incontro con il Corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede per gli auguri di inizio anno, Papa Francesco ha definito “deprecabile la pratica della cosiddetta maternità surrogata che lede gravemente la dignità della donna e del figlio”, chiedendo il divieto dell’utero in affitto ovunque. Una pratica che, secondo il Santo Padre, si fonda “sullo sfruttamento di una situazione di necessità materiale della madre”. Perché, continua Jorge Mario Bergoglio, “un bambino è sempre un dono e mai l’oggetto di un contratto”. L’auspicio del Papa è dunque quello di un impegno della Comunità internazionale a “proibire a livello universale tale pratica”.

Papa Francesco: “Antisemitismo piaga della società”

A preoccupare il Pontefice anche l’aumento degli atti di antisemitismo verificatesi negli ultimi mesi, una “piaga che va sradicata dalla società, soprattutto con l’educazione alla fraternità e all’accoglienza dell’altro”. “Nel mondo sono oltre 360 i milioni di cristiani nel mondo che sono perseguitati e discriminati a causa della propria fede – ha spiegato Papa Francesco al Corpo diplomatico – e sono sempre di più quelli costretti a fuggire dalle proprie terre d’origine”. Un fenomeno, quello della persecuzione cristiana descritta da Bergoglio, di “lenta marginalizzazione ed esclusione dalla vita politica e sociale e dall’esercizio di certe professioni che avvengono anche in terre tradizionalmente cristiane”. 

Appello a una via della pace attraverso il dialogo interreligioso che richieda prima di tutto, secondo il Papa, “la tutela della libertà religiosa e il rispetto delle minoranze”. Rischiano l’estinzione anche le comunità religiose minoritarie, come constatato dal Pontefice, “a causa di una combinazione di azioni terroristiche, attacchi al patrimonio culturale e misure più subdole come la proliferazione delle leggi anti-conversione, la manipolazione delle regole elettorali e le restrizioni finanziarie”.

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