Polemiche nel M5S dopo le dichiarazioni della capogruppo Lombardi. Lei: «Mai stata fascista»

“Rimango allibita dalle strumentalizzazioni in atto su una frase estrapolata da un post sul mio blog”. Roberta Lombardi, designata capogruppo 5 Stelle alla Camera, torna sempre dal suo blog sulle frasi, di qualche settimana fa, circolate ieri per osservare che “quella espressa era una analisi esclusivamente storica di questo periodo politico, che naturalmente condanno. In Italia il fascismo così come il comunismo è morto e sepolto da almeno trent’anni”. Non si placa la rabbia di una parte del Movimento Cinque Stelle contro le considerazioni della Capogruppo designata alla Camera, Roberta Lombardi. Il grillino Antonio Caprari le ricorda che la “Costituzione nasce dall’antifascismo. E i comunisti, e non solo loro, hanno contribuito a crearla, prima con la Resistenza poi con la Costituente.
E’ bene non rimuovere una certa memoria e certi valori storici, e soprattutto, vista la nostra storia, non mettere tutti sullo stesso piano”. Simone Poletti vorrebbe essere aiutato a capire “quando il fascismo aveva un altissimo senso dello stato e quando invece è cominciato a degenerare. Perchè per come l’ho studiato io – sottolinea – i primi vagiti li ha emessi con gli incendi alle camere del lavoro e la sua affermazione al potere l’ha suggellata con il delitto Matteotti. Forse prima di parlare a vanvera di fascismo avresti dovuto informarti meglio”.

La storia insegna. Ma non è la prima volta che post in Facebook e articoli parlino di un’ispirazione “fascista” di Grillo e del suo movimento.  I suoi modi di rivolgersi alla folla per riempire le piazze dello Tzunami Tour, hanno fanno discutere. Ma,  ai suoi spettacoli, si è sempre riso, capendo l’assurdità del definire il suo urlo ironico “un atto di fascismo”.

I precedenti. Bisogna ricordarsi di quando Beppe Grillo fu contestato in piazza a Livorno. Appena presa la parola, dal pubblico, un gruppo di ragazzi accese fumogeni e intonò un coro, dando al leader del Movimento 5 Stelle del “fascista”. “Perché non viene uno di voi a parlare qua? Vi do il microfono”, replicò in quell’occasione il comico genovese. “Siamo in democrazia”. Aggiunse: “Vi riparate nei centri sociali, dite delle cose di cui non sapete nulla sullo sviluppo di questo movimento che non è di destra o di sinistra ma sopra le ideologie. Questo è un Paese antifascista, io sono antifascista”.

Fascismo cinque stelle? Risuonano ancora le accuse del quotidiano online La Voce” che ha recentemente pubblicato un breve articolo dal titolo M5S: 4 neofascisti eletti con Beppe Grillo – Ex Missini nel Movimento 5 Stelle. Qui si legge: “Ci sono almeno quattro  camerati tra i neo-eletti del Movimento 5 stelle di Beppe Grillo. Si tratta di un senatore, due deputati e un consigliere regionale in Lombardia, che hanno militato nella Fiamma tricolore di Pino Rauti fino al 2002 ma che, anche successivamente, hanno mantenuto saldi contatti con l’area della destra radicale, sopratutto, con gli ambienti culturali come il Centro studi Polaris di Gabriele Adinolfi, il Movimento Zero di Massimo Fini ed il comitato Destra per Milano di Roberto Jonghi Lavarini”.

Intanto in Facebook le parole di Hitler del 1932 hanno preso a viaggiare riferendosi agli attuali discorsi di Beppe Grillo, in un gioco di comparazione sovratemporale, ma chiaramente libero di esprimersi, che certificherebbe il “fascismo” di Grillo.

Lorenzo Caroselli